Con la Lombardia verso la zona gialla corsa ai plateatici in provincia di Pavia
PAVIA
Se i dati del monitoraggio settimanale di venerdì prossimo saranno in linea con quelli di questi giorni, la Lombardia da lunedì 26 passa in zona gialla. E per i ristoranti ci sarà la possibilità di servire la cena all’aperto fino alle 21-21,30. Il settore anche in provincia di Pavia è in fibrillazione: bisogna studiare come impostare le aperture. Sia i ristoratori che le amministrazioni comunali avranno una decina di giorni per sapere come orientarsi in base agli spazi. Non tutte le attività infatti possiedono un dehors dove ospitare i clienti all'aperto.
Nel capoluogo
Qualcuno a Pavia si è già fatto avanti contattando gli uffici preposti, ha spiegato l'assessora al commercio Roberta Marcone: «Da lunedì (domani, ndr) mi confronterò da con gli uffici per capire la situazione. Qualche ristoratore mi ha contattata per mettere i tavolini sul marciapiede dove la larghezza lo consente; cercheremo di venire incontro alle esigenze e capire quanti non hanno il dehors concedendo loro la possibilità di allestire i tavoli dove non vi sia intralcio per la viabilità o altri pericoli. In quei casi potrà essere data un’autorizzazione». La possibilità di accogliere i clienti a cena all’aperto varrà per chi possiede uno spazio all’esterno del ristorante, compresi anche quelli con i paraventi a mezz’altezza ai lati e gli ombrelloni o tendoni: l’importante è che vi sia passaggio di aria. Discorso diverso per le strutture su plateatico che risultano chiuse a ogni lato, magari utilizzate nei mesi invernali. O vi è possibilità di apertura delle coperture, oppure il luogo non può essere identificato come “all’aperto”.
in provincia
Anche a Voghera l’amministrazione comunale sta lavorando alla semplificazione dell’iter autorizzativo per la concessione di nuove aree per i dehors. Un aiuto ulteriore per ristoratori e titolari di bar che si aggiunge all’esenzione della tassa per l’occupazione di suolo pubblico fino a giugno. «Il permanere delle condizioni emergenziali per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 stanno mettendo a dura prova la tenuta delle attività che si vedono costrette a continui adattamenti per poter esercitare. Noi siamo a loro disposizione», dichiara l’assessore al Commercio Francesca Miracca, L’assessore alla sicurezza Massimo Adriatici aggiunge: «Sotto il profilo della sicurezza stiamo valutando ogni opportuna modifica alla viabilità, rendendo pedonali e fruibili per le attività all’aperto aree utili all’occupazione da parte di bar e ristoranti».
L’Oltrepo orientale
Anche a Stradella molti ristoratori e baristi hanno contattato l'ufficio commercio. «Gli spazi esterni sono stati prorogati fino alla fine dell'anno senza bisogno di ulteriori richieste - spiega l'assessore al Commercio, Andrea Frustagli -. In questo modo, cosi, non appena sarà possibile, i locali potranno iniziare a posizionare i tavolini ampliando gli spazi a disposizione». A Broni, invece, l'amministrazione incontrerà a breve le associazioni di categoria: «Come lo scorso anno cercheremo di accogliere tutte le richieste che arriveranno - sottolinea il sindaco Antonio Riviezzi - per venire incontro ai nostri commercianti che hanno bisogno di spazi in più per garantire il distanziamento e accogliere la clientela».
Giugno in libertà
Se tutto andrà bene e non ci saranno ricadute sul numero di contagi con conseguente permanenza in zona gialla, dal 1° giugno i ristoranti potranno ospitare i clienti al chiuso a pranzo, mentre per cena ci si potrà solo accomodare all’aperto. —
A. MOLTENI - A. DISPERATI
O. MAGGI