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Апрель
2021

Caos patenti nella Marca: 4.500 esami di guida arretrati

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TREVISO. Caos patenti nella Marca. Agli effetti dei lockdown, delle zone rosse e arancioni e della pandemia si è aggiunto il pensionamento di 11 esaminatori in forza alla Motorizzazione civile di Treviso negli ultimi 18 mesi.

Il risultato è stato devastante. Una montagna di esami di guida arretrati: non meno di 4.500, tutti accumulatisi negli ultimi 13 mesi. Auto, moto, motorini: tutti fermi e in coda, aspettando che si liberi una data. Per mesi e mesi.

Il caso della Marca, e di altre città del Veneto, potrebbe adesso anche approdare in Parlamento: Italia Viva annuncia una interrogazione al ministro dei Trasporti con la senatrice vicentina Daniela Sbrollini. E intanto denuncia la «gravissima situazione» delle Motorizzazioni civili del Veneto, specie a Treviso, Vicenza e Verona.

La situazione nella nostra provincia è ben illustrata da Annalisa Ferrarini, segretaria provinciale dell’Unasca, associazione di categoria che riunisce la gran parte delle autoscuole di Marca, una sessantina, con oltre 110 sedi. «Gli esami di teoria, grazie all’intesa fra Motorizzazione e autoscuole, sono proseguiti quasi regolarmente, dopo un iniziale stop. M quelli di guida si sono accumulati in questi mesi: è andata sempre peggio».

«Come un parto»

Tutto ingolfato, per usare un’espressione motoristica, con migliaia di ragazze e ragazzi in disperata attesa del fatidico documento, senza contare chi deve rifarlo dopo sospensioni e ritiri.

«Ci vogliono dai 6 ai 9 mesi per sostenere l’esame di guida», continua Ferrarini, «Potremmo dire che è un parto, anzi peggio che partorire. Da parte della Motorizzazione c’è la massima disponibilità nei nostri confronti, pur nella ristrettezza degli organici, ma a maggio bisognerà recuperare anche i 200 esami saltati durante la zona rossa, quindi ogni beneficio dato dagli straordinari del personale verrà di fatto annullato. E come ripartire da zero, ogni volta».

E non è finita qui, perché a cascata tardano anche revisioni, collaudi e altri test da sostenere nella sede provinciale di via Santa Barbara, dietro le Stiore.

«La situazione è gravissima, dal punto di vista dell’efficienza del sistema, abbiamo questo sovrannumero di persone in attesa dell’esame di guida», continua la segretaria dell’Unasca di Marca, «Le piccole autoscuole sono ormai arrivate ad avere 60-80 candidati in attesa, quelle più grandi arrivano anche a 150-200, qualcuna addirittura a 250».

Una soluzione è stata proposta dalle stesse autoscuole: «Abbiamo chiesto alla Motorizzazione la possibilità di richiedere gli esaminatori in pensione, su base volontaria almeno: c’è stata un ’apertura, ma serve che il ministero dia certezze sul loro impiego e inquadramento».

Il tappo

L’ultimo allarme, sugli effetti a breve e medio termine, lo fa risuonare proprio Ferrarini. «Attenzione, il ritardo è giunto a un punto tale che rischia di avere pesanti conseguenze, con strascichi economici e di sicurezza per i candidati e le loro famiglie, ma anche di intasare i nostri sportelli e gli stessi uffici della Motorizzazione», conclude Ferrarini, «Queste lunghissime attese rischiano di far perdere le competenze acquisite nelle guide sostenute con i nostri istruttori, con il pericolo concreto che in molti debbano ricominciare da capo o quasi: si intacca la stessa progressione della formazione alla guida».

L’Unasca paventa insomma un danno anche alla tessa educazione stradale e alla sicurezza: «Bisogna dare continuità», ribadisce la segretaria provinciale, «altrimenti all’esame potrebbero aumentare le bocciature, il che farebbe paradossalmente aumentare ancora gli arretrati in futuro».–

RIPRODUZIONE RISERVATA.




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