Rabbia per il caos sui vaccini richiesti da 10mila versiliesi
VIAREGGIO. Errare è umano, perseverare è diabolico. Tra rabbia, tanta, e ironia, un po’ di meno, anche i versiliesi nella mattina di mercoledì 5 maggio hanno fatto i conti con il cosiddetto “click day” per il vaccino anti-Covid. Questa volta riservato alle persone tra i 65 e i 69 anni, a cui era stato prospettato il vaccino Johnson&Johnson.
Prenotare l’appuntamento è stato molto complicato sin da subito, cioè a partire dalle 9. Quando il portale Prenotavaccino.sanita.toscana.it è stato sbloccato per questa fascia d’età. Nel giro di dieci minuti, accusavano gli utenti, il portale non dava più disponibilità non solo a Viareggio, ma neppure altrove. In realtà, come appurato da altri utenti che sono riusciti a prenotare, è probabile che il portale sia andato in tilt per le troppe richieste in contemporanea – disagio inaccettabile con le tecnologie e le connessioni veloci oggi a disposizione – non riuscendo a gestire le tantissime richieste. E bloccandosi a più riprese.
«Le persone che ci hanno chiesto supporto per la prenotazione su Internet, e a cui abbiamo dato assistenza come da accordi con la Regione, sono infuriate – attacca Manuela Granaiola, ex senatrice del Pd e presidentessa dell’Auser – Hanno ragione. Questa gestione delle prenotazioni per i vaccini è un caos e non può essere accettata». Dopo le proteste, le agende sono state riaperte grazie alle molte dosi Pfizer oggi disponibili, che hanno permesso ad altri utenti di fissare l’appuntamento da venerdì in poi. Al Terminetto o altrove. È chiaro che il Johnson&Johnson era ambito per il semplice fatto che è un vaccino monodose, cioè non ha bisogno di richiamo. Ma il fatto di poter avere Pfizer ha calmato un po’ le acque.
La platea da coprire, in effetti, è molto ampia. Secondo gli ultimi dati Istat, i versiliesi che rientrano nella fascia d’età 65-69 sono 10.202. Da questi, però, bisogna togliere chi ha già fatto il vaccino perché rientrava in una delle categorie considerate prioritarie: operatori sanitari ancora in servizio – per esempio i medici di famiglia – oppure persone che hanno patologie tali da essere considerate fragili. Gli ultimi dati dell’Asl parlano di una percentuale che nei Comuni della Versilia va dal 10 al 15 per cento di ultrasessantacinquenni già coperti almeno con la prima dose. Molti meno sono quelli che hanno fatto anche il richiamo: si va intorno al 5 per cento. Vuol dire che nel comune più grande e popoloso, Viareggio, sono meno di 200 sui quasi 4mila complessivi.
La prossima settimana potranno cominciare a vaccinarsi anche le persone tra i 60 e i 64 anni. Nel frattempo prosegue la somministrazione delle dosi alle altre categorie: praticamente conclusi gli anziani ultraottantenni, si sta cercando di chiudere anche la questione dei pazienti fragili e dei settantenni. A questo proposito, per tutti coloro che hanno dai 70 ai 79 anni è stato attivato un numero verde, 800117744. Il numero è attivo dal lunedì al venerdì con orario 9-17: gli operatori riceveranno le chiamate dei settantenni che non riescono a prenotare l’appuntamento sul portale regionale. Il diretto interessato verrà guidato fino alla conclusione dell’operazione.
Complessivamente, le vaccinazioni anti-Covid in Versilia hanno toccato ieri quota 54.441, di cui 38.506 prime dosi e 15.935 richiami. —
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