A San Pier arriva l’Oasi delle api per tutelare il prezioso insetto
SAN PIER In arrivo a San Pier d’Isonzo ci sono non solo gli orti sociali, ma anche un’Oasi delle api. A realizzarla, in un terreno agricolo nella zona compresa tra l’ex Strada provinciale 1 e il limite dell’aeroporto, sarà la Soroptimist, un’associazione che in occasione del suo centenario ha deciso di mettere in atto, a livello nazionale, un progetto sul tema della sostenibilità ambientale. Per l’associazione è questo il modo migliore per ricordare le sue fondatrici, che si riunirono per salvare una foresta di sequoie in California, prima azione mai realizzata dal club.
L’Oasi delle api vuole essere un’azione di recupero dell’ambiente naturale, come spiegato dall’attuale presidente della sezione di Gorizia, Laura Giorgieri. Nell’area, in cui è già presente un boschetto di acacie, secondo il progetto, verranno messe a dimora piante mellifere, come nocciolo, biancospino, marruca e quindi sistemato l’apiario, dando così un contributo alla salvaguardia di un insetto fondamentale per la biodiversità, ma messo a rischio da pesticidi, malattie, perdita di habitat, monocolture. L’associazione ha già individuato un partner che inserirà nell’area e curerà i 6-7 alveari. Nell’apiario sarà inoltre posizionata un’arnia didattica ispezionabile da utilizzare durante le visite rivolte alle scuole e a eventuali gruppi organizzati, perché è intenzione dell’associazione sottoscrivere un protocollo d’intesa con gli istituti comprensivi dei Comuni limitrofi.
In origine l’associazione aveva chiesto all’amministrazione locale di poter impiegare una porzione di un terreno comunale a Cassegliano, che l’ente non è riuscito finora ad alienare. Per utilizzare l’area si è comunque fatta avanti anche la Riserva di caccia di San Pier d’Isonzo. Tramite il suo presidente Ennio Cechet, la Riserva ha chiesto all’ente locale di poter coltivare la particella, ora in abbandono dal punto di vista agrario, con l’obiettivo di ripopolare la selvaggina esistente e allo stesso tempo migliorare il paesaggio. La giunta comunale ha accolto la domanda avanzata dalla Riserva, concedendo la particella in modo gratuito ai cacciatori che potranno coltivarla per cinque anni. L’amministrazione comunale ha inoltre approvato il progetto di fattibilità, redatto dall’architetto Michele Morra, degli orti sociali, da realizzare in un altro terreno di proprietà a ridosso della vecchia strada per Fogliano. In base al progetto ai 12 orti per i cittadini se ne affiancano altri 4 di maggiori dimensioni, di cui uno per le scuole, uno per le associazioni e due da coltivare in modo sinergico e collettivo da parte di tutti gli assegnatari. In una parte del terreno sarà inoltre realizzato un recinto per lo sgambamento dei cani
