Kendall Jenner ha parlato di ansia e attacchi di panico nella sua nuova web series
Kendall Jenner è sotto i riflettori da quando era poco più che una bambina. Da protagonista di uno dei reality show più famoso al mondo, la sua vita è praticamente di dominio pubblico, ma ci sono aspetti che non ha mai deciso di rivelare come i suoi problemi con l’ansia.
I primi attacchi di panico sono arrivati quando era molto piccola, circa 9 o 10 anni: «All’epoca non capivo perché avevo il fiato corto in alcune occasioni – ha spiegato -, poi ho realizzato che si trattava di attacchi di panico».
La modella ha deciso di raccontare la propria esperienza nella prima puntata di Open Minded, un progetto curato in collaborazione con Vogue Us in cui, attraverso la consulenza di alcuni esperti, si parla di salute mentale. Si tratta di una web series di quattro puntate e la prima è dedicata proprio all’ansia, descritta attraverso la sua esperienza diretta.
È parte infatti della vita di Kendall Jenner da quando è giovanissima, dicevamo, ma è peggiorata notevolmente non appena la sua carriera ha iniziato a spiccare il volo. La mole di impegni e il crescente interesse dei media verso la sua vita personale ha peggiorato la situazione. Alla dottoressa e docente di psicologia Ramani Durvasula, ha detto che spesso si sente «come se stessi per morire. Mi sembra che il cuore mi stia per cadere, il fiato mi manca e penso che l’unica cosa da fare sia andare in ospedale». Una descrizione che non stupirà chi soffre di ansia e attacchi di panico ma non è familiare a chi non ha mai avuto questi problemi. La causa, secondo la maggiore delle sorelle Jenner, è che se ne parla ancora troppo poco: «Credo esista una sorta di stigma – ha aggiunto – per chi vive queste cose. Io per prima non mi sento a mio agio nel parlarne, anzi è qualcosa che non mi rende felice. Ma sono qui per dimostrare il contrario, che è importante condividere la propria esperienza».
https://youtu.be/Eupw-yTBkQISe negli ultimi anni è aumentata la sensibilità e la consapevolezza su questi temi è proprio grazie alle testimonianze di chi vive o ha vissuto situazioni di questo tipo. Per lungo tempo la salute mentale è stata assolutamente meno rilevante rispetto a quella fisica, quasi non si trattasse di patologie. Invece sono moltissimi a soffrirne e parlarne apertamente è il primo passo per iniziare un percorso terapeutico. Proprio come ha fatto Kendall Jenner che, però, nonostante il gesto ampiamente condivisibile, sa che sicuramente riceverà critiche: «So di essere una privilegiata e molti credono che questo mi impedisca di essere triste. Alla fine della giornata, sono anche io un essere umano come tutti. Non importa quello che uno ha o non ha, ciò non ha niente a che fare con i sentimenti e le emozioni della vita reale».
Noi l’appoggiamo su tutta la linea!