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Май
2021

Aziende canavesane, segnali di ripresa Il 36% sta programmando investimenti

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 IVREA

Segnali di ripresa. In un panorama ancora difficile, emergono elementi incoraggianti. Così il mood degli imprenditori canavesani che hanno partecipato all’indagine congiunturale sul trimestre aprile-giugno. Dati che, mediamente, superano quelli totali del Piemonte.

Premesso che la situazione è ancora complessa perché l’emergenza sanitaria non è ancora stata superata, la campagna di vaccinazione massima non è ancora nel vivo e ci sono problemi per carenza e incremento dei prezzi di materie prime e componenti elettroniche, i dati previsionali per le imprese sono in netto miglioramento rispetto ai trimestri precedenti. Non solo. Anche la tenuta delle imprese del territorio, analizzando la valutazione consuntiva sull’annus horribilis 2020, risulta in media migliore rispetto ai numeri del Piemonte e non è completamente pessimistica.

Per quanto riguarda produzione e ordini totali, le previsioni trimestrali sono ottimistiche, un po’ meno export e occupazione, in pari la redditività, in diminuzione la previsione di ricorrere alla cassa integrazione nonostante sia ancora coinvolto oltre un quarto delle imprese. Le imprese ottimiste sul fronte dell’occupazione sono il 19%, quelle pessimiste il 7,1%. Anche il saldo su scala piemontese è ottimista, ma solo di un +5,6 a fronte di un +11,9. La possibilità di ricorrere alla cassa integrazione è evidenziato dal 26,2% delle aziende intervistate (in Piemonte è il 25,7%). Esaminando la voce legata agli ordini si vede che, un po’ di ripresa c’è. Il 34,2% degli intervistati indica infatti aumento degli ordini totali e il 17,1% diminuzione. Anche il dato sull’export è positivo: il 14,3% degli imprenditori si dichiara ottimista con un saldo +5,7 mentre a livello regionale prevalgono i pessimisti (-3,2). Migliora anche la situazione sulla durata delle commesse. Il 48,8% dichiara ordini per un periodo da tre a sei mesi (in Piemonte è il 15,4%), il 42,7% da sei a dodici mesi (9,8%) e il 17,1% oltre un anno (3,4%). Il 19% delle imprese evidenzia ritardo negli incassi, ma con un miglioramento rispetto ai trimestri precedenti (28% in Piemonte), e i tempi medi di pagamento dei clienti sono di 79 giorni, uguali a quelli della media regionale.

Anche sul programma degli investimenti delle aziende canavesane qualcosa si muove. Il 36,6% delle aziende del Canavese sta programmando infatti investimenti per i prossimi 12 mesi e il 46,3% li prevede, ma di completamento o marginali, rispetto a 24,3% e 46,7% in Piemonte. Superiore alla media regionale anche il grado attuale di utilizzazione degli impianti e delle risorse: per le industrie intervistate è del 74%, rispetto al 72,8% della media piemontese.

Quanto all’anno appena trascorso - difficilissimo e complicatissimo per tutti - per le imprese oggi è il momento di tirare le somme. Quasi metà delle imprese (42,6%) denuncia la perdita di fatturato, anche in modo significativo. Un terzo delle imprese, invece, ha visto il proprio fatturato aumentare e questo è dipeso dal settore di attività, se questo è stato uno di quelli costretti a fermarsi nel lockdown oppure no.

Nei risultati economici, si evidenzia come ci sia poco meno della metà delle imprese che indica un utile annuo, ma su questo probabilmente incidono la riduzione dei costi e l’utilizzo della cassa integrazione. Le imprese che segnalano una perdita sono il 16,7%, quelle che evidenziano un aumento del proprio indebitamento il 20%.




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