Union Feltre, il destino passa dagli scontri diretti. Nelle ultime tre gare serviranno nove punti
La fusione può aspettare. O meglio, Union Feltre e San Giorgio Sedico desiderano prima di tutto salvarsi sul campo, in attesa di capire il futuro del quale si stanno occupando le varie dirigenze. Perché innanzitutto è questione di prestigio quella di mantenere la categoria, specie al termine di mesi lunghissimi e resi assai pesanti dal Covid. Inoltre, nel caso dell’Union, restare in D garantirebbe l’opportunità di incassare i 25 mila euro del primo posto nella classifica “Giovani D Valore”. Ma, al momento, c’è un grosso problema; anche se sarebbe più corretto chiamarlo “grave mancanza” da parte della Lega Nazionale Dilettanti: non esiste infatti ancora un regolamento retrocessioni. E voi direte: varrà quello consolidato degli scorsi anni, quindi. No, perché in realtà il format retrocessioni della stagione 2020-2021 non è mai stato pubblicato, a differenza di quello playoff. Dunque, allo stato attuale delle cose, persino il Chions avrebbe ragione a ritenersi in corsa salvezza, pur con un distacco notevole dal penultimo posto. Il silenzio viene ritenuto inaccettabile dalle società, ma da Roma non giungono notizie. La stagione termina il 13 giugno e non si possono fare calcoli o altro: un’assurdità. Si sa bene quante formazioni saliranno dalle Eccellenze regionali ripartite qualche settimana fa, quindi quanto ci vuole a decretare il numero di retrocessioni? Evidentemente tanto. ..
Nel frattempo si fanno largo diverse soluzioni. Dalla retrocessione diretta dell’ultima classificata, oppure delle ultime due come avveniva ormai da tradizione in D, alla conferma o meno dei playout. In questo quadro incerto, proviamo ad analizzare la situazione di calendario e classifica di Union e San Giorgio, mentre il Belluno con i suoi 47 punti vive già sereno da diverso tempo.
QUEI TRE SCONTRI DIRETTI…
L’Union Feltre è penultima a quota 28 punti e deve fare idealmente la corsa sulla Virtus Bolzano (+6) piuttosto che sul Campodarsego. D’altronde i patavini hanno una partita ancora da recuperare, seppure contro l’Arzignano. Il terrore verdegranata riguarda il rischio retrocessione diretta per le ultime due compagini, quindi va recuperata almeno una posizione se si intendono evitare beffe. Il calendario potrebbe aiutare. Non tanto domani nel turno infrasettimanale, oppure domenica, perché nell’ordine ci sarà la trasferta a Caldiero e l’impegno casalingo con il Cartigliano. Queste infatti saranno sfide in cui ottenere il massimo possibile per poi giocarsi tutto nelle ultime tre partite. Dove il palinsesto ha preparato un vero e proprio film, che chissà come finirà: Virtus Bolzano in trasferta, Chions in casa e Campodarsego fuori. Tre scontri direttissimi. Roba da nove punti su nove se possibile, ma se ne hai conquistati appena 28 in 33 giornate non riesci a dare nulla per scontato.
MANCA POCO
Il San Giorgio Sedico avrebbe desiderato vivere sereno questi giorni già prima della sosta di aprile. Invece non vince da cinque turni, nei quali quattro volte è giunto un ko. Con il format vecchio i playout sarebbero distanti appena tre lunghezze. C’è insomma da abbandonare quota 40 in fretta, per dirla in due parole due. Domani però si va dalla Luparense in corsa playoff, poi tocca all’Adriese non distante dal quinto posto e in seguito va preparato il viaggio dalla sorpresa Caldiero. Giugno terminerà con il Cartigliano in casa e all’ultima la Virtus Bolzano sul campo avverso. Guai non aver sistemato la questione salvezza prima di questo match. Il 13 del prossimo mese però si saprà di più della possibile fusione. Al momento può aspettare infatti, ma tra meno di un mese rischia di cambiare l’approccio di entrambe le squadre. Conterà ancora qualcosa parlare dei singoli risultati? Occhio inoltre che dal 6 giugno si potrà tornare allo stadio, salvo cambiamenti di regole. Certo in numero limitato (25% della capienza e comunque entro i 1000 spettatori), eppure scendere sul prato verde di fronte a spalti non vuoti è il miglior stimolo ad ottenere il massimo. La salvezza, in questo caso.