A Padova è guerra tra licei: «Il Marchesi nel parco del Modigliani è un progetto nefasto per la comunità»
PADOVA. Se il preside del liceo artistico Modigliani, Roberto Borile, aveva definito il progetto dell’amministrazione provinciale di costruire un pezzo del nuovo Marchesi nell’area verde che si trova dietro la scuola di via Degli Scrovegni «una disgrazia», non usa mezzi termini neanche il docente Carlo Zilio, che in una nota scritta a nome di tutta la comunità scolastica, etichetta la scelta della Provincia come un «progetto nefasto».
«Costruire 20 aule in un’area dove già ci sono 800 studenti è una scelta sbagliata», si legge nella nota contro il progetto della Provincia, «Così si andrebbe a cancellare l’unico polmone verde che c’è in una zona altamente cementificata. Alla faccia della sostenibilità ambientale, predicata quasi ogni giorno dalle istituzioni. Tra l’altro il giardino dietro il Modigliani è parte integrante di tutte le attività didattiche che vengono effettuate all’interno dell’istituto, tra cui ci sono anche il disegno dal vero, le mostre ed i progetti artistici portati avanti dai ragazzi, in collaborazione con i docenti. Ad esempio le Giornate dell’Arte».
E ancora: «Le due scuole non potranno mai convivere perché hanno esigenze ed organizzazioni diverse per quanto riguarda in particolare la palestra e l’utilizzo del parcheggio», aggiunge Zilio, «Immaginatevi uno spazio comune per 1. 300 ragazzi. Quindi, invece di andare a cementificare in un’area dove di cemento ce n’è già troppo, sarebbe opportuno decidere di ristrutturare e riqualificare istituti dismessi. Dobbiamo mirare alla tutela del benessere di tutti. Distruggere la bellezza del giardino sarebbe una pessima scelta».
La partita tra la Provincia e il Modigliani viene seguita giorno dopo giorno dai docenti e dal preside del liceo polivalente Marchesi/Fusinato che ha rappresentato l’urgenza di una soluzione per la sua scuola. «Gli studenti non possono continuare a studiare in quattro plessi, ubicati anche fuori territorio comunale», afferma il preside Giuseppe Sozzo, «Abbiamo un urgente bisogno di aule. Non mi intrometto nei progetti già in itinere. Le decisioni in merito spettano alla politica. Io dico solo che, arrivati a questo punto, sarebbe ora, finalmente, di abbandonare lo stato paludoso in cui i progetti del nuovo Marchesi sono impantanati da oltre vent’anni».
Immediata la risposta del presidente della Provincia Fabio Bui: «Sulla realizzazione di un gruppo di aule per il Marchesi/Fusinato all’interno del liceo Modigliani non c’è ancora nessun tipo di progetto esecutivo. C’è solo una mezza idea che noi della Provincia abbiamo lanciato visto che la scadenza per presentare al governo per ottenere i finanziamenti era stata fissata al trenta aprile. Le nuove scuole, di cui si ha bisogno subito, dovranno essere costruite entro la fine di marzo del 2026. Tutte queste contrapposizioni non servono a niente. Anzi danneggiano i bisogni reali degli studenti, dei docenti ed anche dei genitori. Cerchiamo una soluzione condivisa da tutte le componenti coinvolte nel nuovo Marchesi. Mettiamoci intorno allo stesso tavolo e cominciamo a ragionare, in un clima di fattiva collaborazione Le guerre non portano a niente».