Camerieri e stagionali, i lavoratori che non si trovano più dopo la pandemia
Il cartello è uguale in tutta Italia: «Cercansi camerieri, baristi e cuochi». La pandemia ha creato disoccupazione, ma anche mancanza di personale. Sì, ci sono settori che non trovano più addetti: dai ristoranti agli alberghi. È il settore del turismo e dell’ospitalità il più colpito, in particolare per i lavoratori stagionali.
Nei mesi scorsi questi settori sono stati molto limitati dalle chiusure e tante delle persone che ci lavoravano hanno cercato soluzioni diverse. Le pagine locali dei giornali di tutta Italia hanno raccontato storie e casi, i numeri, una diminuzione fra il 50 e il75%, raccontano un crollo che è nazionale degli stagionali.
Dove sono finiti questi lavoratori? Ci sono tante risposte a questa domanda. Se il presidente della regione Campania ha dichiarata che molti preferiscono il reddito di cittadinanza al lavoro (ma lo dicono anche esponenti di Federalberghi), tanti hanno trovato un lavoro diverso. Ristoratori in tutta Italia raccontano di camerieri che hanno trovato lavoro come operai, con una stabilità e orari diversi rispetto a quelli che facevano prima. Per molti l’edilizia è stata una scelta: tanti i cantieri aperti grazie agli incentivi. Chi non ha fatto la stagione invernale, ha lavorato in questo settore per avere uno stipendio. Alcuni cuochi hanno preferito le mense, rimaste sempre aperte e quindi con stipendi mantenuti costanti. Altri hanno virato verso l’agricoltura.
Il presidente di Federalberghi ha detto che il settore dei viaggi dà lavoro a 1,3 milioni di persone in tempi normali. «Nel 2020 invece sono venute meno 200 mila posizioni stagionali e 150 mila a tempo determinato». Molto di questo personale potrebbe essere richiamato, ma anche quello con una professionalità formata, ha trovato nuove strade, non è rimasto in attesa. Molti albergatori e ristoratori temono di avere personale meno pronto ad accogliere i turisti quando torneranno. I più ricercati sono i camerieri da sala.
Si sono reinventati anche i lavoratori del mondo dello spettacolo. Lo hanno fatto anche attraverso un sito: Chiamate noi. Ci sono annunci e richieste di lavoro. La maggior parte sono per elettricisti ed esperti di uffici tecnici e magazzinieri. Sono «le professionalità dei Live al servizio del Paese» con una piattaforma di rappresentanza indipendente, nata per raccogliere in un unico elenco professionisti ed aziende del comparto dell’organizzazione di eventi. Sono professionalità spendibili in settori diversi da quello dello spettacolo.