Single, dopo un anno di distanziamento, sarà un’estate di flirt?
Dopo oltre un anno di restrizioni, isolamento, locali chiusi e viaggi vietati, questa sarà l’estate dell’amore, dei flirt e delle love story? In realtà, è sbagliato credere che, in questi mesi, i single non si siano adoperati per incontrarsi comunque e per costruire nuove intimità, anche se necessariamente online.
Il trend della videochiamata
I giovani, in particolare, hanno utilizzato diverse piattaforme per mantenere e creare legami. E le app di appuntamenti hanno cambiato forma. Le videochiamate sono diventate molto più comuni: sono diventate una tappa importante prima dell’incontro faccia a faccia. Possono aiutare a gestire l’ansia legata all’incontro con un estraneo e a ridurre al minimo la tendenza a idealizzare potenziali partner, e quindi a evitare delusioni. Una videochiamata permette anche di prendersi il tempo necessario per conoscere meglio un partner, prima di organizzare un incontro. Per tutti questi motivi, c’è da aspettarsi che il trend delle videochiamate continui anche in estate.
La paura del Covid
Dopo aver trascorso l’ultimo anno cercando consapevolmente di mantenere le distanze dagli altri, però, sarà comprensibilmente strano provare a riavvicinarsi. Secondo un sondaggio del sito di matchmaking eHarmony su 2.000 persone, un millennial single su quattro è preoccupato all’idea di immergersi nuovamente nel mondo dei flirt. Dopo un anno di pandemia, le persone hanno paura dello stretto contatto con gli altri: un terzo degli intervistati è preoccupato per il ritorno di baci e abbracci, mentre un quarto teme di contrarre il coronavirus da potenziali appuntamenti.
Queste barriere all’intimità non potranno venire eliminate magicamente quando le restrizioni si attenueranno. I profili sui siti di appuntamenti online che menzionano la parola «vaccinato» sono aumentati nell’ultimo anno, e l’emoticon della siringa è diventato abbastanza comune.
Per indicare la «paura di uscire di nuovo» è stato coniato addirittura un acronimo, Foda («fear of dating again»). Insomma, non è detto che, nonostante la caduta delle restrizioni, questa sarà l’estate dell’edonismo e degli incontri. Per non parlare del fatto che molte persone single hanno subito cambiamenti di vita notevoli. Durante il lockdown, ci sono state nuove opportunità per l’introspezione: se le prospettive e le priorità sono cambiate, anche gli aspetti a cui diamo maggior valore nella ricerca di un potenziale partner sono probabilmente diversi.
«Licenziosità sessuale»
Eppure, nel suo nuovo libro, «Apollo’s Arrow: The Profound and Enduring Impact of Coronavirus on the Way We Live», il professor Nicholas Christakis di Yale prevede che, dopo la pandemia, milioni di persone si metteranno alla ricerca di fitte interazioni sociali per compensare il tempo perso. «Durante le epidemie aumenta la religiosità, le persone risparmiano denaro, diventano avverse al rischio. Stiamo vedendo tutto questo ora, proprio come è successo per centinaia di anni durante le epidemie», ha spiegato Christakis al Guardian. Ma, dopo la pandemia, secondo le sue previsioni, tutte queste tendenze «saranno invertite». Come nei «ruggenti Anni Venti» che vennero dopo la pandemia di Spagnola del 1918, secondo lui, ci sarà un’ondata «licenziosità sessuale».