Ogni famiglia spende 374 euro in più Modena resta in vetta per l’inflazione
Modena sempre più cara e sempre di più tra le città dove la spese cresce e raggiunge livelli che in pochi toccano in Italia. In aprile l’inflazione a Modena su base tendenziale annua è stata calcolata in aumento (+ 1,4 per cento), mentre sale in misura lieve anche su base congiunturale mensile (+ 0,2 per cento rispetto a marzo).
l’andamento
Gli indici dei prezzi al consumo di aprile 2021 sono stati elaborati nel contesto delle misure adottate con il Dpcm per contrastare la nuova ondata della pandemia. In particolare, in aprile risultano in aumento le divisioni abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 1,1 %); prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 0,8 %); mobili, articoli e servizi per la casa (+ 0,6 %); servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,3 %); abbigliamento e calzature (+ 0,3 %). Si registra, invece, un calo per comunicazioni (- 0,9 %); trasporti (- 0,4 %); servizi ricettivi e di ristorazione (- 0,4 %); altri beni e servizi (- 0,3 %); bevande alcoliche e tabacchi (- 0,2 %); ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,1 %). L’unica divisione invariata rispetto al mese precedente è quella dell’istruzione. Sempre nello scorso mese, i dati per tipologia di prodotto evidenziano un valore congiunturale in aumento sul totale (+ 0,3 %): crescono gli energetici (+ 2,2 %) e i tabacchi (+ 0,2 %). In lieve calo, del - 0,1 %, sia i beni alimentari sia gli altri beni. Invariati i servizi.
Sempre nello stesso periodo, i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in aumento sul totale dei beni (+ 0,5 %): crescono, infatti, gli energetici (+ 2,0 %), i beni alimentari (+ 0,6 %), i tabacchi (+ 0,1 %). I servizi segnano un calo (- 0,2 %), determinato specialmente dal segno negativo sui trasporti (- 1,6 %). Va comunque notata la crescita della spesa relativa ai servizi vari (+ 0,5 %).
modena sempre al top
Tra le città più care d’Italia Modena è al quinto posto, con un rincaro medio annuo ai danni delle famiglie pari a 374 euro, un dato più alto anche della media dell’Emilia Romagna, che raggiunge quota 369 euro ed è la terza regione più cara d’Italia.
In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care, Bolzano, che con un'inflazione pari a +2,1 per cento, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia media, a 668 euro.
Al secondo posto la vicina Reggio Emilia dove il rialzo dei prezzi dell'1,6 per cento determina un incremento annuo di spesa pari a 427 euro, segue Trento, dove il +1,8 per cento comporta una spesa supplementare, per una famiglia tipo, pari a 420 euro.
la media
Tra le città più virtuose, quelle simbolo del turismo, un segno evidente della crisi. Roma è in testa alla classifica, con un una spesa aggiuntiva di 130 euro per una famiglia tipo, al terzo posto Milano dove, per la mancanza di convegni, fiere, congressi, grandi eventi fieristici e convention aziendali si ha un'inflazione dello 0,5 per cento, pari a Roma, la più bassa registrata, e un incremento di spesa di 145 euro. Firenze e Venezia, città d'arte per eccellenza, sono, rispettivamente, in quarta (+0,6 per cento, pari a +165 euro) e in ottava posizione (+0,7 per cento, equivalenti a +187 euro annui). In testa alla classifica delle regioni più costose, con un'inflazione a +2% per cento, il Trentino Alto Adige che registra a famiglia, un rialzo medio pari a 542 euro su base annua. Segue la Basilicata, dove l'inflazione al 2 per cento implica un aumento del costo della vita pari a 399 euro, terza appunto l’Emilia Romagna (+1,4 per cento), con un rincaro annuo, per la famiglia tipo, di 369 euro. —