Carpi. Navigare, 82 lavoratori licenziati «L’azienda non rispetta l’accordo»
Serena Arbizzi
Soltanto pochi giorni fa il liquidatore, in sede di tavolo regionale, aveva promesso di “congelare” la procedura di licenziamento collettivo nei confronti degli 82 dipendenti, tra azinda e negozi, della Manifattura Riese, nota per il marchio “Navigare”. Venerdì scorso, questo patto è stato disatteso: la procedura di licenziamento è partita ugualmente.
«Neanche gli impegni presi di fronte alle istituzioni regionali e cittadine fermano la proprietà della Manifattura Riese nel suo disegno di chiudere l’azienda e mettere in difficoltà 82 famiglie – attacca il sindacalista di Cgil Filctem Sergio Greco, che combatte la battaglia per i lavoratori al fianco della Filcam, dal momento che una quarantina di lavoratori Navigare sono addetti di negozi – Lo scorso mercoledì, il liquidatore Maurizio Corvaja, di fronte all’assessorato regionale del Lavoro, al servizio Regionale delle Politiche Attive, ai Comuni di Carpi e Rio Saliceto nonché ai sindacati Filctem e Filcams/Cgil e Femca/Cisl, a Unindustria Reggio Emilia e alle decine di lavoratori che hanno vissuto da spettatori all’incontro, aveva preso l’impegno di congelare la procedura di mobilità ovvero la procedura per i licenziamenti collettivi, in attesa di un secondo incontro previsto per domani.
Sempre in quella occasione i , erano presenti l’avvocato Filippo Rasile e il consulente Luca Scalabrini, entrambi in rappresentanza dell’azienda.
«Di fronte a questi impegni, Filcams e Filctem Cgil avevano ritenuto corretto fermare le iniziative sindacali e i presidi perché ritenevano giusto e corretto che durante una trattativa venisse dato modo alle controparti di poter lavorare con maggiore serenità – continua Greco – Ma la risposta della proprietà è stata ancora una volta sconcertante e irrispettosa delle parti presenti al tavolo. In pratica mentre il liquidatore incaricato prometteva di prendere tempo, stava già preparando 82 licenziamenti puntualmente inviati venerdì 14 maggio. In tutto questo, il socio di minoranza Massimo Brunetti, che pure detiene una fetta importante della compagine societaria anche in termini finanziari, non ha mai sentito il dovere di fornire alcuna spiegazione».
Di fronte a questo comportamento scorretto, Filcams e Filctem/Cgil proclamano otto ore di sciopero per domani sia dei dipendenti della sede di Carpi che dei punti vendita Navigare sul territorio nazionale e annunciano nuove iniziative.
Nel frattempo l’ex amministratore delegato Andrea Corradini, interpellato telefonicamente dalla Gazzetta, fa sapere di «non essere in grado di rilasciare interviste su questa fase». Sulla fase, cioè, seguita alla vendita dell’80 per cento delle quote alla fiduciaria milanese Luchi. —
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