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Май
2021

Pensionato trova portafogli con 1.300 euro e lo restituisce: «Ho solo fatto ciò che dovevo»

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Dovrebbe essere la normalità, invece rappresenta una notizia. Del resto tutte le belle storie (e quella che stiamo per raccontare è una bella storia) hanno questo retrogusto amaro di fondo: il fatto che un gesto naturale in teoria diventi insolito (e quindi notizia) nella realtà quotidiana. Però per Giancarlo Bandiera, lucchese, classe 1941, già dipendente della Bertolli, oggi in pensione, questa distinzione tra teoria e pratica non esiste. Per lui l’onestà non è un concetto elastico da adattare alle circostanze. Così quando, domenica mattina, ha trovato un portafogli dimenticato a un distributore di benzina self service, non ha avuto il minimo dubbio su quale fosse la cosa giusta da fare: ha chiamato la polizia perché provvedesse a rintracciarne il proprietario.

In una volta sola, con quel gesto l’ottantenne ha restituito il portafogli al legittimo proprietario e ha pure smentito l’antipatico adagio (ma purtroppo spesso veritiero) per il quale l’occasione fa l’uomo ladro. E in questo caso l’occasione era ghiotta davvero: un portafogli con dentro diversi biglietti da 100 e 200 euro. «Ma non li ho nemmeno contati – spiega Giancarlo Bandiera – il mio primo pensiero è andato a chi li aveva persi e all’angoscia che sicuramente stava provando in quel momento». Raccontando l’episodio, l’uomo parla di destino, riferendosi a quella serie di circostanze casuali che lo ha portato a fermarsi proprio in quel posto e proprio in quel momento: «Pur dovendo fare benzina da un po’, avevo già saltato tre distributori. Quando non potevo più rinviare mi son fermato per puro caso a quello sotto l’autostrada, lungo la via che Ponte San Pietro va a Nozzano». Siamo alla periferia Ovest di Lucca, lungo una strada che si stacca dalla Sarzanese, la via che porta al mare.

«Quando mi sono fermato – riprende Bandiera – ho subito visto quel portafogli appoggiato su una colonnina del distributore. Inizialmente ho pensato che se lo fosse dimenticato l’automobilista che aveva fatto benzina prima di me. Quindi, prima che si allontanasse, sono riuscito a richiamare la sua attenzione». E qui la vicenda assume ancora più valore, perché questa storia di onestà ha in realtà due protagonisti. Anche l’altro automobilista, rimasto senza nome nella narrazione dell’episodio, non ha avuto la minima tentazione. «Quando è tornato indietro – spiega Bandiera – gli ho detto che si era dimenticato il portafogli, ma lui mi ha risposto che non era suo. A quel punto gli ho chiesto di restare, in modo da avere un testimone nel momento in cui controllavo i documenti. Dal portafogli si vedevano spuntare diverse banconote da 100 e 200 euro, ma non le ho contate, anzi, non le ho proprio volute toccare. Io sono andato diretto a cercare dei documenti, in modo da risalire al legittimo proprietario. Ho visto che si trattava di un cittadino straniero, e in quel momento ho subito chiamato la polizia. Quando sono arrivati gli agenti ho consegnato loro il portafogli, e per me la storia era finita lì. Ho fatto quello che dovevo fare, la cosa che mi sembrava più ovvia: dal mio punto di vista è quello che si dovrebbe sempre fare in queste circostanze, anche se mi rendo conto che non è così per tutti. Ma io mi metto nei panni di chi si era dimenticato quei soldi, e mi piace pensare che, se fosse successo a me, qualcuno che mi li avrebbe fatti ritrovare».

Così la polizia ha preso in consegna il portafogli e ha fatto quello che Giancarlo Bandiera non aveva fatto: ha contato quanti soldi c’erano dentro. Ed erano parecchi: 1.300 euro in contanti, oltre al bancomat, alla carta di credito e a tutti i documenti. Tutto restituito al legittimo proprietario il quale, tra l’incredulo e il commosso, ha voluto ringraziare personalmente l’ottantenne lucchese: «Ieri sera (domenica per chi legge ndr) ho ricevuto una telefonata – conclude Giancarlo Bandiera – era l’uomo che aveva dimenticato il portafogli, non ho capito se vive in Germania o in Austria, ma so che è di lingua tedesca, anche se parla un italiano perfetto. Mi ha detto che tornerà in Italia tra qualche giorno, in una casa a Balbano, e ha aggiunto che verrà a trovarmi per ringraziarmi. Fa piacere certo. Ma, come gli ho detto, non c’è bisogno di dirmi grazie. Ho solo fatto quello che doveva essere fatto. Tutto qui». Una cosa naturale appunto. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA




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