Terza ondata finita? A maggio 2020 i contagi erano dieci volte di meno
MANTOVA. Terza ondata finita? I numeri nelle ultime settimane disegnano un quadro senza dubbio confortante: i contagi sono in calo e i ricoveri per Covid in netta diminuzione, così come gli accessi al pronto soccorso. Il virus è in frenata rispetto ai mesi scorsi grazie alle restrizioni e alla campagna vaccinale.
Nelle ultime settimane, poi, l’incidenza settimanale dei contagi ogni 100mila abitanti in Lombardia sfiora i 70 positivi contro una media nazionale di 80. Ormai basta poco per andare sotto al soglia dei 50, che significa zona bianca.
Ma qual è la differenza rispetto al maggio dell’anno scorso? A leggere i numeri si intuisce che la situazione dodici mesi fa era nettamente migliore rispetto all’attuale. A maggio 2020 si stava spegnendo la prima ondata e i ricoveri Covid erano nell’ordine di poche decine (in Malattie Infettive solo dieci pazienti) contro gli oltre 130 che si registrano oggi. Nella Rianimazione del Poma all’epoca c’erano tre ricoverati, mentre il dato di ieri è di undici.
CONTAGI SETTIMANALI
Qui la differenza diventa sostanziale: 351 nella settimana appena trascorsa contro i 31 nello stesso periodo del 2020. È pur vero che nelle ultime due settimane i positivi settimanali nel Mantovano hanno subito una riduzione del 31% e del 50%, ma l’anno scorso in questo periodo i contagi in numero assoluto erano nettamente inferiori. C’è da dire che quest’anno una buona accelerata alla diffusione del virus l’hanno fornita le diverse mutazioni che nel frattempo si sono manifestate: inglese, brasiliana, sudafricana e indiana.
PRONTO SOCCORSO
Gli accessi al pronto soccorso Covid in questi ultimi giorni sono pochi, come l’anno scorso. «Iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel» confessa un medico del reparto.
DECESSI
Nel mese di maggio i decessi sono inferiori rispetto a quelli dell’anno precedente. La media è di meno di due al giorno, mentre l’anno scorso il coronavirus mieteva anche cinque vittime nell’arco delle 24 ore.
SINTOMATICI
Quanti sono oggi i mantovani positivi che presentano sintomi evidenti? Lo scorso anno si attestavano intorno al 40%, contro il restante 60% che invece pur essendo contagiato non presentava alcun sintomo. Nell’ultimo mese, stando ai rilievi dei servizi Malattie Infettive e Osservatorio epidemiologico dell’Ats, i sintomatici sono saliti al 49%, quasi la metà dei contagiati.
SALE OPERATORIE
Rispetto all’anno scorso siamo in ritardo di circa un mese. Il 20 aprile del 2020 l’Asst annunciava che stava per ripartire l’attività chirurgica programmata con particolare riferimento agli interventi oncologici. Per questo era stata individuata un’area in cui allestire un reparto di degenza polichirurgica no Covid. Sanitari e tecnici avevano individuato la struttura dell’ex Riabilitazione cardiorespiratoria non utilizzata e quel giorno entrò in funzione con il ritorno dei chirurghi in sala operatoria dopo un lungo periodo di blocco. Da ieri, dopo la riapertura dell’attività cardiochirurgica al Poma, sono ripartiti anche gli interventi programmati dell’area chirurgica-ortopedica. All’ospedale di Mantova sono attivi dieci nuovi posti letto di area chirurgico-ortopedica. In seguito alla riorganizzazione saranno disponibili dieci posti letto dedicati ad Ortopedia e Traumatologia e 46 posti letto di chirurgia polispecialistica: Chirurgia Generale, Urologia, Otorinolaringoiatria, Chirurgia Toracica, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Maxillo-Facciale.