Dai negozi agli uffici: i 1.100 locali di Trieste che Ater affitta a uso non abitativo
TRIESTE Non solo alloggi di edilizia residenziale pubblica, ama anche negozi, magazzini, uffici, laboratori o posti per automobili o motociclette. Ater Trieste gestisce circa 1.100 locali ad uso diverso da quello abitativo – molti di proprietà, alcuni solo in gestione – inseriti in complessi residenziali e messi in locazione a fronte di un avviso pubblico e sulla base di stime di valore di mercato.
Così Ater si ritrova tra gli inquilini non solo semplici cittadini, ma anche aziende che gestiscono attività artigianali, pubblici esercizi, negozi, attività di servizi. Tra i locatari si contano anche associazioni di volontariato che trovano in quegli spazi soluzioni per sistemare materiale, organizzare la propria attività, aprire uno sportello per la comunità. Nello specifico, tra tutti i locali a destinazione non residenziale, 190 sono i fori prettamente commerciali. Di questi, solo 9 attualmente risultano sfitti. Il fatto che siano inseriti in complessi popolati, fa sì che siano commercialmente appetibili. Ma dove sono concentrati prevalentemente i locali più in generale a destinazione non residenziale gestiti da Ater? «Sono sparsi in giro per la città – illustra il direttore di Ater, Franco Korenika – con maggiore densità dove sono localizzati i complessi Ater “storici”, come a Ponziana, in Cittavecchia, via delle Settefontane, ma anche a San Giacomo, San Giovanni ed a Rozzol Melara».
Ma proprio nel quadrilatero di Melara, si concentra il maggior numero di locali sfitti. «Per questo motivo – precisa il direttore – nel Progetto Prius è stato previsto il riatto di alcuni di essi, ubicati lungo i corridoi coperti (passeggiate alta e bassa), al fine di rivitalizzare la zona, immaginando di poterli affittare ad associazioni culturali o sportive, ricreative, patronati, circoli ma anche, se vi fosse richiesta, a piccole attività commerciali o terziarie a servizio della residenza».
Locali declinabili quindi a diverse destinazioni d’uso, appena riqualificati e che a breve potranno raccogliere delle manifestazioni di interesse. Sul sito di Ater la lista dei locali a disposizione viene costantemente aggiornata, con tanto di planimetrie, foto e indicazioni sulla destinazione d’uso e sulla base del canone di locazione.
La locazione avviene tramite asta: viene indicato un affitto base e poi l’immobile viene affittato al miglior offerente. «La procedura avviene attraverso un avviso sul sito, e tra i locali che noi gestiamo ce ne sono anche alcuni del Comune di Trieste situati in edifici di edilizia sovvenzionata di sua proprietà, che Ater gestisce in forza di una convenzione tra gli enti», indica il presidente di Ater Riccardo Novacco.
A fronte di un foro sfitto e diverse richieste di locazione, Ater sceglierà valutando anche le garanzie presentate, l’offerta migliore e la compatibilità di utilizzo con le caratteristiche urbanistiche e con la categoria catastale dell’immobile. In caso di più richiedenti a parità di offerta e requisiti, Ater ha la facoltà di chiedere la presentazione di un’offerta in busta chiusa ulteriormente migliorativa del canone. Proprio ieri, ad esempio, scadeva la possibilità di farsi avanti per la locazione di un magazzino da 7 metri quadrati in via Machlig, per un altro in via Lorenzetti o per 31 mq in via Roncheto. O ancora: magazzini in via Severi, via Levier, via Pasteur o via Alpi Giulie.