Accoltella e sgozza un uomo in centro a Firenze, arrestato dai carabinieri di Pordenone: era latitante da 26 anni
PORDENONE. Per 26 anni Nikolla Dura, 59 anni, albanese, è riuscito a sottrarsi alla giustizia. Ci sono volute tutta la tenacia e l’abilità del nucleo investigativo provinciale di Pordenone, guidato dal tenente colonnello Pier Luigi Grosseto, per localizzarlo e catturarlo in Albania. Ora sconterà in carcere una condanna all’ergastolo per l’omicidio volontario di un connazionale, avvenuto in pieno centro a Firenze il 16 settembre 1995. L’ordine di carcerazione è dell’agosto 1998.
Insieme con un complice, Dura sgozzò e accoltellò più volte all’addome Albano Fotir Zhuka, perché aveva cercato di far uscire da un giro di prostituzione una sua protetta. Dura aveva preso parte a un sodalizio dedito allo sfruttamento della prostituzione. La caccia del ricercato è stata affidata all’Arma di Pordenone. Nel 2016 viene emesso il mandato di cattura internazionale. Grosseto e il tenente colonnello Vincenzo Nicoletti, comandante del Reparto operativo, hanno illustrato i dettagli dell’indagine che ha portato alla sua cattura.
I detective hanno seguito inizialmente le sue tracce con le tecniche tradizionali, poi nel 2017 la svolta, con le indagini digitali, sfruttando le più moderne tecnologie per incrociare dati e informazioni. L’aliquota catturandi del nucleo investigativo ha ricostruito minuziosamente frequentazioni, galassia familiare, rete di protezioni e ha seguito con sopralluoghi in loco le tracce lasciate da Dura nei luoghi in cui ha abitato. A Cordenons, sua ultima residenza anagrafica in Italia, il cittadino albanese aveva condiviso un appartamento dal 1994 per quasi quattro anni.
Qui aveva mantenuto un basso profilo, solo una denuncia per ricettazione. Dopo il delitto a Firenze il 59enne era scappato a Milano, poi in Francia, lavorando per un certo periodo come guardia del corpo di un aristocratico albanese in esilio. I detective hanno scoperto che era stato allontanato dal cospetto del nobile per il suo temperamento violento.
Originario di Kavaje, è stato arrestato nel 2005 per il tentato omicidio di un connazionale, poi una breve carcerazione. I detective dell’Arma si sono mossi con i piedi di piombo, non sono nemmeno andati a fare un controllo all’anagrafeper evitare soffiate al ricercato: così sono riusciti a cogliere di sorpresa Dura, arrestato nella notte fra lunedì e martedì nella sua abitazione. «Se riesci a rimanere latitante per un quarto di secolo, godi di coperture non indifferenti – ha puntualizzato Nicoletti –. È assodato che appartenesse a una consorteria più o meno organizzata, sulla quale ci sono indagini in corso».