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Май
2021

Quel forte legame tra Battiato e il Friuli, Alice: «Lo ricorderò con le sue canzoni»

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C’è sempre stata complicità tra Franco Battiato, scomparso ieri all’età di 78 anni, e questo territorio. Fin dagli anni’60, quando fu spedito a Udine per il servizio di leva: prima all’ospedale militare di via Pracchiuso, poi la naja alla caserma “Spaccamela” di via Fruch.

Chiusa in un composto silenzio Carla Bissi in arte Alice – che vive da anni in Friuli, a Tricesimo, con Francesco Messina – raggiunta all’aeroporto di Ronchi, in attesa del volo per portare il suo ultimo saluto in forma privata al maestro: «Proprio non ce la faccio adesso a parlare di Franco.

D’altronde, per mio carattere, ho sempre amato dar spazio alla musica, in particolare alla sua musica. Preferirei continuare a parlare del Maestro onorandolo con le sue canzoni».

Crediamo che questo d’ora in poi avverrà – per quanto possibile – in maniera ancora più intensa, a partire dai prossimi concerti “Alice canta Battiato”, che già avevamo avuto modo di applaudire nel settembre scorso a Latisana, voce e piano (Carlo Guaitoli) e che in Castello a Udine il 31 agosto potremo rivivere con un’emozione ancor maggiore.

Loris Tramontin (Azalea) è il promoter che fin dagli anni’80 ha gestito Battiato nel Nordest: dal primo concerto a Villa Manin, fino al 29 giugno 2017 a Palmanova con la Royal Philharmonic Orchestra. Facendo “Scalo a Grado” e più volte a Trieste: 13 e 14 febbraio 2009 in teatro, poi in piazza Unita d’Italia il 22 luglio 2011 e ancora al Rossetti (con Alice) il 15 febbraio 2016; senza scordare il “Giovanni da Udine”: 24 gennaio 2013 e 13 novembre 2014. «Raramente mi fermo a parlare coi cantanti – confessa – ma nel caso di Battiato era diverso: lui era un maestro vero, una persona educata, corretta, oltre ad essere musicista straordinario. Serbo di lui la signorilità, dote assai rara nell’ambiente».

Le copertine più importanti dei suoi primi dischi erano firmate dal friulano Francesco Messina. Ben dieci album (da M.elle le «Gladiator» del 1975 ad Apriti Sesamo del 2012) portano la firma dell’ar friulano, che oltre ad essere un musicista è da sempre stato in grado di concretizzare visivamente la musica del maestro.

L’ultimo album ha invece un’immagine scattata su una spiaggia di Grado, cui l’artista nel 1982 dedicò, appunto, la canzone “Scalo a Grado”.

La siciliana Loredana Errore (stella di “Amici”) ha inciso di recente a Verona una versione de “La Cura”. Lo saluta così: «Perdiamo un filosofo della parola, un padre di linguaggi ed espressioni di altri tempi. Parlare con lui e di lui è come aprire un libro di storia. “La Cura” è eredità che esprime concetti di amore totale».

Edoardo De Angelis, spesso in Friuli per Folkest, Mittelfest e rassegne di spessore, confida: «L’anima di Battiato era come la sua casa: grande, accogliente, ariosa, semplice, severa e strapiena di libri, di interessi, di curiosità. Provo commozione ogni volta che ascolto il frammento di Stranizza d’amuri che mi aveva regalato nella suite Spasimo per chiudere l’album del 2011 Sale di Sicilia. In quello stesso brano è presente anche la voce di Andrea Camilleri. Porterò con me l’ascolto di Spasimo a Castelnovo del Friuli, per aprire il mio concerto di domenica 23». 




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