«Bella Uguale nasce da un ricordo. L'ho scritta durante il secondo lockdown, quando iniziavo ad avere una voglia incredibile di libertà», Will presenta con grande semplicità il suo nuovo singolo prodotto da Mark & Kremont. «Mettendomi a riguardare vecchi video di estati passate, mi tornavano in mente mille emozioni», continua a spiegare e, più che concentrare la sua attenzione sull'obbiettivo di bissare il successo, passato e presente, di Estate (oltre 18 milioni di stream da che l'ha cantata durante il processo di selezione dei concorrenti di X Factor 2020, che l'ha vista diventare subito virale), ha per la testa un pensiero diverso, quasi solidale rispetto alla sua Gen Z. 
«Spero che Bella Uguale possa accompagnare un’estate di leggerezza e farsi la colonna sonora di qualche amore nato in spiaggia che, anche se non sarà corrisposto, sarà bello uguale». 

Il brano, on air da 5 maggio, domani si arricchisce di un videoclip diretto da Nicholas Baldini sulla spiaggia del Resort Union Lido di Cavallino-Tre Porti, molto estivo e molto fresco, di cui anticipiamo qui qualche immagine di backstage.

La lavorazione del video di Bella Uguale
Will sul set del video di Bella Uguale
Backstage di Bella Uguale

Will, breve identikit

Classe 1999, veneto di Soligo, William Busetti in arte Will ha sempre amato la musica, ma almeno fino alla termine del liceo si è più applicato (con successo) nel calcio. Uscito dalla scuola, spinto anche dalla voglia di fuggire alla vita di provincia, ha iniziato a comporre pubblicando i suoi brani su Youtube e raccogliendoli poi in un EP col quale, assieme a 3 nuovi singoli, si presenta a X Factor nel 2020, senza superare il bootcamp. Poco male, perché alle audition la sua Estate diventa virale fino a raggiungere oltre 18 milioni di stream su Spotify con una media di 70 - 80.000 ascolti quotidiani, conquistando anche la cover della playlist “Generazione Z” dedicata alle giovani promesse. 

A oltre 6 mesi dalla pubblicazione ufficiale, Estate è tuttora nella classifica italiana top 100 dei singoli più ascoltati su Spotify. 

LA SOSTANZA DELLA SUA MUSICA
«Per me è una cosa semplice, spontanea. Quando scrivo non so né perché lo faccio né cosa vorrei diventasse quello che sto scrivendo. Scrivo e basta.
La mia musica è immediata, vera, diretta».

LE RADICI
«Come molti ragazzi, cercavo un nuovo modo per comunicare. Non sono bravo a far capire agli altri come mi sento davvero, con la musica ho trovato uno spazio in cui sentirmi me stesso. Ad avermi spinto a provare a scrivere una vera e propria canzone sono state qualche delusione e la paura di non trovare mai la mia strada».

INPUT E ISPIRAZIONI
«Scrivo molto spesso di esperienze personali, ma ultimamente trovo spunti anche in racconti di altre persone, in gesti, negli sguardi di qualche sconosciuto. Mi lascio ispirare da tutto. Secondo me è bellissimo così».

IL SUO QUID, LA MARCIA IN PIU'
«Credo un mio punto di forza, musicalmente parlando, possa essere il fatto che le mie parole essendo sempre molto semplici, arrivano alle persone senza grandi difficoltà.
A livello un po' più personale, invece, mi hanno sempre detto che sono bravo a risolvere i problemi senza farmi prendere dal panico».

UNA DEBOLEZZA
«Non dimostro mai alle persone cosa provo per loro. O almeno non lo faccio nella maniera giusta. Questo nel tempo mi ha fatto combinare qualche casino, soprattutto con qualche ragazza....
Col tempo, però, sto migliorando!
Poi… sono sempre in ritardo. Da sempre».

L'ALTRA PASSIONE OLTRE LA MUSICA
«Ho sempre amato lo sport. Gioco tuttora a calcio e in passato ho anche raggiunto livelli discreti (per un attimo ho pensato di poter fare il calciatore!). Con il senno di poi mi sta andando bene, non ho la testa giusta per giocare ad alti livelli.
Poi mi piace mangiare, anche troppo a volte».

WILLIAM BUSETTI È…
«Ogni giorno mi sento diverso da quello precedente... Magari tra qualche anno potrò definire meglio la mia personalità ma per ora sono… “lavori in corso”».

ARTISTI, AMULETI E SCARAMANZIA
«Quando entravo in campo facevo tre saltelli sul piede destro, così, senza un motivo preciso.
Detesto chi parla in maniera troppo positiva del futuro prima che le cose accadano davvero... Quello porta sfiga di sicuro».