Paura a San Donà: ubriaco non si ferma all’alt, inseguimento a 150 all’ora
Un 26enne con patente sospesa trovato positivo anche al test per oppiacei. Aveva noleggiato un’Audi A5 Rs, poi abbandonata per fuggire a piedi
SAN DONA’. Inseguimento in via Unità d’Italia, la polizia locale ferma un 26enne di Treviso, ma domiciliato a San Donà, che ha tentato la fuga al volante di un’Audi A5 Rs lanciata a 150 km orari. Non si è fermato al posto di controllo, tentando di seminare poi gli inseguitori.
Braccato dagli agenti che ormai lo avevano raggiunto, ha abbandonato l’auto in zona Mussetta, tra le strade interne, ed è fuggito di corsa saltando i cancelli e le recinzioni di alcune villette e abitazioni della zona fino a quando i poliziotti municipali lo hanno bloccato.
In un primo tempo era quasi riuscito a seminarli, nella sua fuga spericolata, ma loro non hanno mollato e lo hanno atteso fino a quando è uscito allo scoperto e lo hanno fermato. Miracolosamente non sono state coinvolte altre auto né pedoni o cicli.
Dai controlli è risultato che l’uomo era alla guida in stato di ebbrezza, con 1,14 grammi/litro di tasso alcolemico. Ed è risultato positivo anche ai test per oppiacei e cocaina cui seguiranno altri esami per una eventuale seconda denuncia. Per il momento è scattata solo una denuncia per guida in stato di ebbrezza. Era inoltre alla guida senza patente, perché sospesa in precedenza durante il lockdown. Aveva infine alle spalle due sanzioni per guida in stato di ebbrezza alcolica che lo avevano colpito nel passato. Gli sarà adesso revocata la patente, mentre l’auto non poteva essere sequestrata perché di proprietà di una società di noleggio a Mestre.
Saranno effettuati accertamenti per ricostruire come sia stato possibile noleggiare l’auto, probabilmente dichiarando di aver smarrito la patente. In questi giorni la polizia locale di San Donà è stata particolarmente impegnata nei controlli sulle strade e per la sicurezza in generale.
Ha fermato quattro giovani di Santa Maria di Sala risultati tutti ubriachi al rientro dal lido di Jesolo ed è intervenuta anche per sedare una violenta lite in un esercizio per una slot contesta tra due clienti, una cinquantenne di San Donà e un 28enne nigeriano.