Camilla, una piastrinopenia non indicata sulla scheda del medico

Camilla Canepa, la diciottenne di Sestri Levante morta dopo essere stata vaccinata con la prima dose di AstraZeneca, sarebbe stata affetta da una patologia autoimmune, non indicata nella scheda anamnestica compilata prima dell’iniezione. Secondo le indagini della Procura di Genova, determinata ad accertare eventuali responsabilità, la ragazza avrebbe sofferto di piastrinopenia, condizione che avrebbe potuto essere giudicata incompatibile con la somministrazione del siero anglo-svedese. La malattia, però, non comparirebbe tra le informazioni che Camilla ha fornito ai medici vaccinatori, e le indagini della Procura, ad oggi, sarebbero volte a stabilire se la ragazza fosse a conoscenza della propria condizione. Una condizione cui, nelle ultime settimane, si sarebbe sommata una cura ormonale per il trattamento di una cisti.

Secondo quanto raccolto dal Corriere della Sera, a Camilla sarebbe stata prescritta una terapia a base di Progynova (ormoni) e Dufaston (estrogeni), farmaci che comportano un rischio trombotico. Le indagini dovrebbero, dunque, accertare anche le responsabilità del medico, che si dice le abbia prescritto la terapia il 29 maggio, quattro giorni aver ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Camilla Canepa è stata ricoverata una prima volta il 3 giugno, mentre il 5 è stata sottoposta ad un intervento d’urgenza, in seguito al quale è però stato colpita da emorragia cerebrale.

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