Ausl Modena, stop agli Open day programmati Oggi e domani gli ultimi ma con Moderna
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Restano in piedi quelli di Carpi e Vignola dove non verrà somministrato Johnson&Johnson a chi ha meno di 60 anni
Stop agli Open day o Clic day che dir si voglia. L’Ausl ha deciso di tenere in piedi quelli in programma oggi a Carpi e domani a Vignola, ma di sospendere i prossimi che si sarebbero dovuti tenere nel resto della provincia.
La decisione arriva dopo che la Regione ieri, in via prudenziale e in attesa delle indicazioni del ministero della Salute, ha ordinato lo stop di AstraZeneca e Johnson&Johnson nelle persone con meno di 60 anni. E siccome agli Open day nel Modenese si utilizza Johnson&Johnson l’Ausl ha deciso che oggi e domani verrà somministrato il vaccino Moderna, che si basa sulla tecnologia mrna. L’azienda sanitaria invita dunque chi si è prenotato (e sono soprattutto giovani) a non tentare di cancellare l’appuntamento o peggio disertarlo. Si tratta in tutto di 1750 cittadini.
Questo non significa che a Modena non si useranno più i vaccini a vettore virale AstraZeneca e J&J: «Procederemo nella vaccinazione di tutta la popolazione che si sta prenotando in questi giorni per fasce di età – spiega la responsabile della campagna vaccinale Silvia Borsari – nel più rigoroso rispetto delle indicazioni Aifa come abbiamo sempre fatto. I vaccini Astrazeneca e J&J potranno essere impiegati dall’Ausl, dai medici di famiglia per quella parte di popolazione over 60 che non si è ancora vaccinata».
Si apre, però, un altro problema. Il vaccino J&J è monodose, quindi chi ha prenotato per oggi e domani non aveva calcolato il richiamo. Con Moderna, invece, è necessario eseguire una seconda dose tra i 21 e i 42 giorni successivi alla prima. I cittadini che oggi a Carpi e domani a Vignola verranno vaccinati saranno anche informati sulla data del richiamo e dovranno valutare con attenzione eventuali impegni personali, come ferie o viaggi di lavoro. L’Ausl si rende comunque disponibile a venire incontro alle esigenze dei cittadini per quanto possibile, come richiesto dal generale Figliuolo.
FASCIA 40-49 ANNI
Quello della data del richiamo è un problema particolarmente sentito nella fascia 40-49 anni.
«A fronte delle difficoltà di spostamento delle seconde dosi, in particolare per coloro che, rientrando nella fascia 40-49 anni – spiega Borsari – in questi primissimi giorni ci siamo concentrati sugli spostamenti di prime dosi per venire incontro nell’immediato ai cittadini e anche per evitare che gli appuntamenti presso i punti vaccinali andassero, per così dire, “sprecati”. Ora definiremo con attenzione le modalità per chi dovrà spostare, per necessità, la seconda dose. Questa, se pure già fissata nella sua data a 35 giorni dalla prima, viene creata sui calendari vaccinali solo alcuni giorni dopo ed è per questo motivo che il cittadino inizialmente non riesce a vederla sul proprio Fascicolo sanitario, ma la dose per lui esiste assolutamente. Chiediamo solo di avere un po’ di pazienza perché questi spostamenti hanno un impatto sull’intera organizzazione dei calendari vaccinali, e dunque di aiutarci, facendo questa richiesta solo se strettamente necessario».
La percentuale di persone tra i 40 e 49 anni che hanno spostato il primo appuntamento fornito dall’Ausl è intorno al 10-12% su oltre 37mila persone autocandidate tramite portale regionale. Un dato che l’Ausl considera fisiologico, in linea con quanto accade, ad esempio, nei programmi annuali di screening. —
Ieri i corrieri di Poste Sda hanno consegnato in totale 8.500 dosi di vaccino Johnson&Johnson presso le aziende sanitaria dell’Emilia Romagna, di cui 1.800 a Modena. Mentre per domani provvederanno alla consegna di complessive 18.700 dosi di Moderna. In questo caso per Modena sono previste 4mila dosi.