Piede schiacciato a un portuale: «Serve sicurezza nello scalo di Monfalcone»
Il segretario della Filt Cgil ottiene rassicurazioni da parte dell’Autorità di sistema e da lunedì partono i lavori sulle banchine. Definiti gli arrivi delle navi da crociera
MONFALCONE Un lavoratore portuale di Monfalcone subisce lo schiacciamento del piede dopo la caduta di un carico di billette di ferro e il sindacato chiede un vertice con l’Autorità di sistema e tutte le aziende di Portorosega per sollecitare maggiore sicurezza nello scalo.
L’infortunio è avvenuto lo scorso fine maggio, lo sfortunato protagonista ha subito un grave schiacciamento (oltre 57 punti) con la necessità di delicate cure e la ricostruzione del piede. Sta meglio da quanto riferisce il sindacato, nel frattempo giovedì scorso si è tenuto il vertice chiesto dalla Filt-Cgil con i responsabili dell’Autorità di sistema (in particolare il capo ispettore) e il segretario Saša Culev, che guidava una delegazione dei delegati del porto della Cgil, ha ottenuto le prime risposte.
«La prossima settimana infatti partono i lavori di asfaltatura delle banchine che chiedevamo da troppo tempo – conferma – e lunedì iniziano pure le opere per il rifacimento dell’illuminazione. Sono soddisfatto perché finalmente abbiamo ottenuto risposte concrete da parte dell’Authorithy, i lavori per la sistemazione delle infrastrutture iniziano a giorni e si sta chiudendo anche la partita dei contratti per i lavoratori da parte delle imprese all’interno di Portorosega».
Due le questioni sollevate da Culev, la responsabilità dell’Autorità di sistema sul fronte della sicurezza, il cronopropgramma delle opere, i nodi dell’impianto antincendio. «Mi riferisco in particolare alla questione dei controlli da parte dell’Authority – spiega il segretario della Filt Cgil – e quanto prevede la legge 84 del’94. Abbiamo chiesto spiegazioni e ci sono state date assicurazioni precise». Soprattutto è stato fissato un cronprogramma di incontri che riguardano la sicurezza in porto che si protrarranno nei mesi a venire e si dovrebbe iniziare il 18 di giugno.
Un tema sul quale si sono trovate d’accordo tutte le imprese che operano in porto e che hanno partecipato al vertice chiesto dalla Cgil. Altra questione affrontata è l’arrivo delle navi da crociera in due weekend di luglio, dopo i divieti che saranno applicati a Venezia. «Abbiamo chiesto come saranno organizzati questi arrivi nel porto di Monfalcone – continua Culev – per capire in dettaglio cosa succederà visto che per ora abbiamo appreso solo le notizie dalla stampa e dell’ordinanza prefettizia che riguarda Venezia. Sono attese due navi da crociera ogni weekend, l’Autorità di sistema ha spiegato che ci sarà una precisa delimitazione tra la zona delle operazioni portuali destinate alle merci e quella invece dedicata allo sbarco-imbarco dei passeggeri. Siamo soddisfatti delle risposte e soprattutto del programma di incontri per l’organizzazione del porto del futuro».
È anche imminente ormai la partenza della riorganizzazione delle aree all’interno del porto e in particolare del piano delle concessioni che vedrà la luce dopo il ritiro del ricorso da parte della MarterNeri. Dalle indiscrezioni che arrivano dallo scalo sembra anche che sia conclusa l’operazione di acquisizione da parte del fondo logistico F2i della Compagnia portuale, mancherebbero solo alcuni dettagli burocratici. F2i in questo modo oltre a MarterNeri controllerà Cpm. Per quanto riguarda gli assetti organizzativi la prima dovrebbe diventare un’impresa terminalistica articolo 18 mentre per la Compagnia portuale l’ipotesi è quella dell’articolo 16, in pratica continuerà il lavoro fatto sino ad ora che riguarda le operazioni di sbarco e imbarco in banchina