Terme, non è tutto sereno: turismo a meno 10 per cento rispetto al giugno 2020
ABANO. Ripresa più lenta rispetto al 2020 ma il mercato turistico guarda con positività alla seconda parte dell’anno. Gli hotel di Abano e Montegrotto stanno affrontando con entusiasmo la fase di ripartenza, che sta tuttavia sorridendo in particolare agli alberghi che negli ultimi anni hanno puntato con decisione sull’innovazione.
«Rispetto al 2020 la ripartenza quest’anno è più lenta – osserva Marco Gottardo, direttore di Federalberghi Terme – L’anno scorso c’era più fermento e più voglia di fare vacanza alle terme. Stavolta, la reazione dei turisti dopo le riaperture è un po’ più flebile, tanto che possiamo tranquillamente affermare che se confrontiamo giugno e luglio tra le due annate, quest’anno avremo un segno negativo d el 10% in termini di presenze turistiche. Giugno è stato più molle e lo stesso sarà luglio, guardando le prenotazioni che sono arrivate finora agli albergatori».
Il vero punto di svolta sarà quindi più avanti, ad agosto: «Siamo certi che il cambio di passo si vedrà da Ferragosto in poi – sostiene ancora Gottardo – Abbiamo già riscontro di interesse per quella data e ci sono già parecchie prenotazioni in arrivo. Da lì in poi certamente ci attendiamo un cambio di marcia e di tornare ad avere numeri importanti, sempre che il virus non torni a fare le bizze».
La clientela al momento è molto variegata: «Dominano ancora i turisti italiani – prosegue il direttore di Federalberghi – Stanno tuttavia tornando gli stranieri: tedeschi, svizzeri, austriaci e francesi su tutti. Se possiamo fare una stima al momento ci sarà mediamente il 60% di turisti italiani e il 40% di esteri. Ma la statistica è destinata a cambiare. Stanno reggendo maggiormente infatti quelle strutture che hanno saputo coltivare negli anni il mercato nostrano».
In queste settimane ci sono hotel che stanno registrando numeri importanti e che stanno anche toccando il quasi tutto esaurito, altri che stanno battendo magari di più la fiacca. La sintesi è presto spiegata dal Gottardo: «Il tasso di occupazione media delle stanze si aggira nella settimana attorno al 50-60%. Ci sono hotel che vanno bel al di sopra, soprattutto durante i weekend, e ci sono altri che stanno invece ben al di sotto. Non è facile infatti trovare un riscontro omogeneo tra i nostri associati».
Quanto alla permanenza media dei turisti in hotel, Federalberghi senza giri di parole ammette che si tratta di un turismo più mordi e fuggi: «Stiamo parlando di una permanenza media di un paio di giorni. Sono pochi i clienti che si fermano da 4 giorni a una settimana. Questo denota anche che in questo periodo sono davvero pochi i clienti che si stanno sottoponendo alle cure fangoterapiche. Diciamo che in questo frangente abbiamo turisti che scelgono le nostre terme per momenti di relax, per stare in piscina. Ottimo riscontro lo stanno avendo anche gli hotel che adottano la formula day spa per i clienti che vengono dalle zone limitrofe”.