Lago di Garda: una meta sempre sorprendente
La voglia di partire anche solo per un weekend o una breve vacanza è alta e Vogue scrive per voi i suoi appunti di viaggio, con consigli, ispirazioni e mete da visitare. Oggi vi portiamo a Gardone, dopo un percorso tra Orvieto e Panicale, e dopo aver fatto tappa a Firenze, anzi a Candeli a 10 minuti dal centro del capoluogo toscano, a Portofino, a Parma, a Fasano, in provincia di Brindisi e sulla Costiera Sorrentina e a Zurigo, alla scoperta di una Svizzera inaspettata. Qui invece trovate un posto speciale all'ombra delle Dolomiti bellunesi. E qui i consigli per un weekend a 5 stelle a Capri. Restate connessi per leggere anche le prossime puntate.
Il paradiso. A due passi da casa. È facile giocare con il nome dell’Eden Reserve Hotel & Villas, che a Gardone Riviera domina dall’alto il lago di Garda. Anche per chi il Garda lo conosce bene, a vederlo dalle altezze dell’Eden Reserve Hotel & Villas, non sembra lo stesso. Le architetture contemporanee, uscite dalla matita di archi-star quali David Chipperfield, Richard Meier, Studio di Architettura ATP Sphere e Matteo Thun, che è autore anche del boutique hotel, sono quasi nascoste nella collina punteggiata di ulivi. Una vegetazione rigogliosa, che cresce nella zona più mediterranea del Nord Italia e che ombreggia la Club House, uno spazio accogliente dove si può fare un lunch all’aperto, stendersi a bordo piscina nelle ore più calde o accedere alla spa. Tutti spazi rivisti, insieme agli appartamenti landmark, dal restyling del creativo Vincenzo Dascanio, la cui estetica è parte del nuovo corso del resort – a cinque anni dall’apertura – che punta a una ospitalità alberghiera di alto livello non solo nelle 9 suite con vista lago, terrazza privata e aree living esterne ed interne, ma anche per gli appartamenti e le ville in gestione.
Food, Spa & relax
Tra i servizi offerti, la Spa dell’hotel – anche cinque ville ne hanno una loro privata –, ha sauna, bagno turco e sala fitness. La linea cosmetica scelta, 100% naturale, è Susanne Kaufmann, i cui trattamenti sono altamente nutritivi e allo stesso tempo piacevolissimi grazie alla consistenza e ai delicati profumi che li contraddistinguono. Le addette seguono specifici corsi e protocolli per massaggi e trattamenti viso e corpo, che toccano punti energetici e danno una sensazione di profondo relax. E sono rilassanti anche gli spazi del ristorante, al cui timone c’è lo giovane chef Marco Carasi; la sua è una cucina contemporanea, con l’uso di prodotti del lago ma senza limiti assoluti, spesso abbinata alle bollicine della vicina Franciacorta; proposta che si declina anche nel servizio in villa. E, in futuro, ma con un approccio più local, anche nel ristorante in località San Michele, anch’esso in posizione panoramica, che avrà cucina tipica del lago.
Vivere in villa
Nelle Ville ci si può perdere, tanto ampi sono gli spazi, ma sono le vetrate e gli spazi esterni, che inquadrano scorci suggestivi di natura, piscine che sembrano proseguire nel lago, giardini dai quali il lago sembra un mare, a colpire di più. Negli spazi interni, poi, ci sono arredamenti di design, cucine per provetti chef, bar da mixologist e piccole biblioteche e bureaux, per chi vuole o non può smettere di lavorare. Tutte le ville hanno servizio di colazione, pranzo o cena, chef privato su richiesta, ad esempio per organizzare ricchi barbecue (che saziano anche i vegetariani). E vi è servizio di eliporto e concierge su richiesta.
Il Vittoriale
Anche se verrebbe voglia di rimanere tutto il tempo nel resort, da qui con una breve passeggiata in discesa – salvo poi farsi venire a prendere sotto la salita che porta all’Eden Reserve Hotel & Villas –, si possono fare due passi fino al Vittoriale degli Italiani. Fu la casa di Gabriele d’Annunzio dal 1921 al 38 e, dallo scorso anno, vanta un rinnovato roseto. Ben 500 varietà di rose, tra antiche e moderne, provenienti da tutto il mondo, che sono un ricordo dei Paesi visitati realmente o idealmente, nelle opere dal Vate.
Il Vittoriale degli Italiani - Foto esclusive
© Marco Beck PeccozLa Gardesana
Prendendo la macchina, proseguendo per qualche chilometro si prende la strada panoramica scavata nelle rocce che va verso Nord, dove si vedono i resti di quelli che furono i “Giardini a limoni” – ripresi anche nello stile dalle ville di Chipperfield all’interno dell’Eden Reserve & Villas. Erano speciali serra costruite su terrazzamenti, una coltura, quella degli agrumi, importata nel XIII secolo dalla Riviera Ligure grazie al clima mediterraneo del lago. Un ricordo che rimane in una delle bibite più tipiche del lago, nata nel XVIII secolo: la cedrata Tassoni. Da poco passata in mano al gruppo Lunelli di Trento, la si ricorda anche per le pubblicità cantate da Mina.