Musica e bellezza, un binomio vincente. Quattro spot per valorizzare Montecatini
MONTECATINI. Dedicato a Montecatini. Alla sua grande bellezza. «La nostra città ha avuto un passato grandioso, noi ce la vogliamo mettere tutta per tornare a quegli splendori», dice Maria Giulia Grazzini, presidente dell’associazione Il Parnaso e direttrice artistica del Montecatini Opera Academy (e del Festival collegato, nato nel 1999), in programma dal 13 al 20 agosto dopo la rinuncia all’edizione dello scorso anno. Lo stabilimento Tettuccio, il liberty, l’acqua termale, il municipio e il Moca, Galileo Chini e Mirò, l’Excelsior e le Tamerici, la rocca di Montecatini Alto e il suo acciottolato. La città protagonista forse come non lo era mai stata di quattro brevi spot (circa 4 minuti ciascuno) e di un agile pamphlet in italiano e inglese del “dietro le quinte” (anche in formato digitale). È un omaggio e un’opportunità – per chi la sa cogliere – il progetto “Le stagioni della musica”, dove le arti (musica classica, danza, scultura, pittura, architettura) si alimentano e trovano ispirazione dalle nostre terme, dai colonnati, dalle sorgenti, gli affreschi, le decorazioni, i monumentali ingressi, i giardini. Un patrimonio da rinnovare nelle strutture ma anche nelle strategie di comunicazione. «Perché questa città è ancora molto amata», sottolinea Grazzini.
I videoclip – presentati ieri in anteprima al cinema Imperiale, ne sarà diffuso uno al mese – puntano a fare breccia nei cuori, al rilancio di Montecatini sul piano emozionale. «È un tipo di turismo che pratichiamo da 200 anni, la musica è tradizione e storia della nostra città, contribuisce all’atmosfera di piacevolezza e benessere», afferma Massimo Giovanetti, consulente commerciale della società Terme Spa. Verdi, Puccini, Rossini e Leoncavallo hanno soggiornato per anni all’ombra del Tettuccio. Questi celebri compositori hanno contribuito con le loro arie a dare agli spot la «necessaria tensione visiva», come evidenza Lorenzo Lavarini del Parnaso. La promozione turistica è rivolta soprattutto al mercato russo e ai Paesi dell’ex blocco sovietico, poi ci sono i social network che non conoscono confini. Non è un caso che protagonisti delle clip siano artisti come la violinista siberiana Ekaterina Valiulina (suona un rarissimo Schweitzer del 1810) e la soprano Zarina Altynbayeva, solista principale del Teatro di Stato dell’Opera e Balletto “Abai” di Almaty, in Kazakistan (dove i quattro video verranno proiettati durante un evento a settembre). Abito rosso dal lungo strascico, la cantante lirica era presente in sala ieri all’Imperiale. Il lavoro dell’associazione è durato un anno, «in questo drammatico periodo mi sono aggrappata a musica e arte, che fanno parte del dna di questo territorio», aggiunge la presidente Grazzini. Coinvolti anche nomi noti della musica classica italiana. Per esempio il direttore d’orchestra Beatrice Venezi, che l’ultimo Festival di Sanremo ha fatto conoscere al grande pubblico. La 31enne lucchese è seduta a fianco della statua di Puccini su viale Verdi, e nel terzo filmato introduce “E lucevan le stelle” dalla Tosca dell’illustre autore. Ci sono poi la danzatrice Giulia Paganelli, solista dell’Estonian National Ballet di Tallin, il tenore Nicola Mugnaini (che interpreta “Vesti la giubba” dai Pagliacci di Leoncavallo), la pianista Laura Pasqualetti, la soprano Francesca Maionchi (al suo attivo una tournée con Andrea Bocelli) e il tenore Alberto Profeta, fa da sfondo al suo canto l’ex Casinò Municipale, ora terme Excelsior. In risalto Montecatini Alto e la sua rocca, ambientazione delle ultime riprese nel febbraio scorso. “Le stagioni della musica” si concludono con Altymbayeva che interpreta Audrey Hepburn – la famosa attrice a Montecatini c’è stata una settimana in vacanza nel 1952 – a bordo di un’auto d’epoca dalla livrea celeste. L’auto procede verso il Tettuccio dal “Duetto d’acqua”, la fontana con scultura mobile in acciaio nel piazzale antistante lo stabilimento simbolo di Montecatini. È insomma un tour nella bellezza e nei fasti del passato,«ma è un viaggio che vuole continuare, c’è ancora un mondo di tesori da svelare che resiste allo scorrere del tempo», si legge nel pamphlet. —
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