Per l’accusa di tentato omicidio patteggiano in 5
CASALMORO. Stangata del giudice nei confronti dei cinque giovani che, nel giugno di un anno fa, nel corso di una spedizione punitiva, avevano aggredito a colpi di machete un ventenne di Canneto sull’Oglio. All’origine della sanguinosa imboscata che, solo per caso non è sfociata in tragedia, la rabbia di uno degli assalitori lasciato dalla ragazza che in quel momento aveva una relazione con la vittima. Il grave episodio era avvenuto nel piazzale davanti al bar “Les Follies” di Casalmoro. I cinque aggressori si sono presentati davanti al giudice per l’udienza preliminare Gilberto Casari, imputati di tentato omicidio. Elsayed Elfeki, 22 anni, di origini egiziane e residente a Ospitaletto in provincia di Brescia, ha patteggiato una pena di quattro anni e dieci mesi. È stato lui, secondo l’accusa, a colpire con il machete il rivale di Canneto, dopo averlo accerchiato con altri sei complici. Centrato ad una gamba con una pistola lanciarazzi e più volte colpito con l’accetta, è finito a terra sanguinante con profonde ferite al fianco destro, in corrispondenza delle ultime vertebre lombari e una al braccio destro a pochi centimetri dalla carotide e dalla vena giugulare. Se il colpo fosse stato inferto qualche centimetro più in alto rispetto alla spalla avrebbe potuto causarne la morte. Evento che non si è verificato perché il giovane è riuscito a rialzarsi e a fuggire verso il locale. Gli altri componenti della spedizione punitiva, un albanese e tre egiziani, hanno patteggiato pene che vanno dai 4 anni e 4 mesi ai 3 anni e 9 mesi.
L’indagine però non si conclusa. La Procura di Mantova, rappresentata in questo caso dal pubblico ministero Paola Reggiani, sta indagando su altre tre persone che avrebbero partecipato al sanguinoso agguato.
Il drammatico fatto di sangue era è avvenuto pochi minuti prima della mezzanotte, nei giardini pubblici adiacenti al pub Les Follies. Secondo quanto accertato dai carabinieri, come già accennato, si sarebbe trattato di un regolamento di conti per questioni amorose, nel quale ad avere la peggio è stato il giovane cannetese che, sanguinante e gravemente ferito, si era trascinato fino al vialetto d’ingresso del pub di via Alceo, dove il titolare gli ha prestato soccorso e ha allertato 118 e carabinieri, mettendosi davanti all’ingresso del vialetto per evitare che qualcuno degli aggressori potesse entrare.