Un posto da Zalando e futuro in autonomia per undici disabili: «Per noi questo è oro»
NOGAROLE ROCCA. Marco Braga e Giulia Paulis sono legati sentimentalmente da più di sei anni ma, come molti altri quarantenni loro coetanei, per fare un passo successivo e andare a vivere da soli dovevano firmare un contratto di lavoro. E il contratto è arrivato, e non solo a loro, ma a ben undici giovani, tutti con la sindrome di Down, che ora possono guardare al futuro pensando di muoversi in autonomia. Il tutto grazie al progetto Red promosso fa Fiege Logistics (che gestisce il polo logistico Zalando a Nogarole Rocca) in collaborazione con Aipd (associazione italiana persone down) Mantova e l’associazione La sfida.
L’iniziativa, presentata ieri mattina al polo logistico di Nogarole, ha permesso ai neo assunti che hanno tra i 20 e i 42 anni, alcuni con contratto a tempo indeterminato e altri con contratto a tempo determinato (almeno per il momento), di lavorare nei processi produttivi dell’azienda e fare un salto verso l’indipendenza. L’Aipd sta purepreparando per loro un paio di appartamenti in centro a Mantova.
«Quando ho firmato il contratto a tempo indeterminato – racconta Marco – mi sono emozionato perché non me lo aspettavo. Ora posso davvero pensare ad andare a convivere. Ho trovato l’oro con questo lavoro». Anche per Giulia e per gli altri giovani del progetto Red l’emozione è tanta e a fatica viene nascosta. «Dopo tanti tirocini – racconta Giulia – finalmente un contratto a tempo determinato. Un contratto vero».
Gli undici giovani sono, giorno dopo giorno, sempre più autonomi sul lavoro e sempre in autonomia raggiungono il polo logistico. Questo grazie ad Apam che ha messo a disposizione una navetta pensata per loro col supporto di Fiege, navetta «che in futuro potrebbe diventare qualcosa di più strutturato» anticipa Daniele Trevenzoli, presidente di Apam. Gli undici prendono la navetta davanti alla stazione di Mantova e, da soli, raggiungono la sede di lavoro.
Autonomia è sicuramente la parola chiave dell’iniziativa, ma «non la si raggiunge in pochi mesi – spiega il referente Aipd Mantova, Riccardo Bonfà -. I nostri ragazzi seguono un percorso fin dalla giovanissima età. Il lavoro ora è sì un traguardo che permette di realizzare obiettivi di vita, ma è anche un punto di partenza per nuovi sogni».
Delle undici persone del progetto Red, sei sono assunte a tempo indeterminato. «Con loro siamo partiti nel 2020, in novembre. All’inizio avevano contratti a tempo determinato e poi è arrivata la conferma attesa – dice Bonfà -. Gli altri ragazzi hanno iniziato a scaglioni negli ultimi tre mesi. Se tutto va bene anche qui potrebbe arrivare la firma per un tempo indeterminato. Per tutti è un traguardo importante, ma per alcuni lo è anche di più. Ci sono persone che erano state definite “non inseribili in un contesto di lavoro” e ora, dopo un percorso di anni per acquisire competenze, hanno un tempo indeterminato».
Al polo logistico tutti hanno iniziato nel reparto dove la merce arriva per poi continuare a lavorare in settori diversi. C’è chi, come Marco, si occupa del processo di scaricamento merci col muletto manuale. Chi si occupa degli approvvigionamenti come divise o ausili di sicurezza e chi valuta i pacchi. Un educatore segue i lavoratori in azienda, ma ci si forma anche fuori dall’orario di lavoro, al sabato, puntando sulla comunicazione.
Per l’importanza dell’iniziativa, è intervenuto in collegamento video anche il ministro alla famiglia, Elena Bonetti: «Si tratta di un progetto di inclusione lavorativa ma soprattutto di un progetto che promuove le pari opportunità. Questo programma riconosce che ognuno è portatore di un contributo unico». Per Bonfà «si tratta del miglior progetto inclusivo. La speranza è di poterlo riproporre anche in altre realtà».