Trieste-Grado, il meteo blocca 4 partenze su 6
TRIESTE Due su tre. Giornataccia ieri per “Ginevra-Adriatica”, la motonave lagunare con cui il nuovo appaltatore della linea Trieste-Grado, Vidali Group, affronta il servizio tra molo Audace e molo Torpediniere.
Doppio forfait sulle partenze delle ore 8 e delle ore 13, solo parzialmente recuperato dal viaggio delle ore 18 reso possibile dalle condizioni meteo ritenute più accessibili.
A bloccare il battello all’ormeggio sud del Molo IV - secondo fonti armatoriali - l’Ostro, un vento caldo, talvolta scambiato con Scirocco e Libeccio, che ieri soffiava davanti a Grado e rendeva insicura la manovra per approdare sull’isola. Nel pomeriggio di ieri l’armatore, previa verifica avvenuta attorno alle ore 16.30, ha poi deciso la partenza dal molo Audace: una decina di persone e la rastrelliera delle biciclette al completo hanno fatto rotta verso Grado.
I due viaggi marittimi sospesi sono stati sostituiti da bus dell’Apt, l’azienda di pubblico trasporto goriziana cui afferisce la Trieste-Grado. Nonostante l’arrivo dei pullman, veniva segnalato in piazza Unità un disorientato gruppo di turisti tedeschi, che, non essendo riusciti a imbarcarsi, cercava una soluzione alternativa: alla fine ha raggiunto la località balneare a bordo del bus di linea.
La stessa fonte armatoriale, in seguito alla consultazione dei bollettini meteo, ritiene che oggi si dovrebbe tornare alla normalità con le tre coppie di viaggi regolarmente effettuate. Ma la questione di fondo resta sempre la stessa, cioè la quotidiana affidabilità di un servizio svolto con un mezzo nautico - come ricorda la Capitaneria - abilitato a viaggiare con mare “2” e vento “3”. Ieri è bastato mare “2,5” per fermare la motonave. Più di un turista lamenta ritardi di circa 30 minuti rispetto alla tabella-oraria.
Silvano Peric, l’armatore del “Delfino verde” che per la prima volta da vent’anni a questa parte non gestisce l’appalto non avendo partecipato alla gara, segue con attenzione quanto succede al “successore”. «Non ci voleva molto a immaginare questi inconvenienti - commenta il capitano - basta avere esperienza nautica di mare». Il rischio - a giudizio dell’armatore - è che “Ginevra Adriatica” sia costretta a una frequenza piuttosto rapsodica. «E non voglio immaginare se dovesse scatenarsi un “neverin” - prosegue Peric - mentre la motonave si sta spostando da un terminal all’altro ...». Le caratteristiche del “De Luxe” - in termini di capienza, di velocità, di tenuta del mare (oltre “5”) - consentivano, secondo il fondatore del “Delfino verde”, altre performance.
Insomma, trascorsa una decina di giorni dall’esordio del servizio avvenuto con quindici giorni di ritardo rispetto alla data prevista, rischia di riaprirsi il dossier della “Trieste-Grado”. “Ginevra Adriatica” era finalmente riuscita a navigare da martedì 15 giugno a ieri, senza intoppi, agevolata da una combinazione vento-mare favorevole. Il caso era scoppiato quando la gara era andata deserta lo scorso 2 marzo e Apt aveva cercato soluzioni alternative a Peric, che non aveva partecipato contestando l’eccessiva lunghezza del contratto (9 anni + 5). Il “Delfino verde”, nei 100 giorni della stagione, aveva trasportato oltre 35.000 viaggiatori. Alla fine Apt, che ha scartato per ragioni amministrative la toscana “Blueline”, ha puntato sulla veneziana Vidali group, che però ha impiegato un paio di settimane prima di mettere a regime la motonave.