Tumori: “9 screening su 10 rimandati causa Covid”
TRIESTE Due interventi chirurgici su 3 rimandati, più di 1 esame su 3 rinviato, appena 1 screening oncologico su 10 eseguito durante il primo lockdown.
Sono alcuni dei dati raccolti nel libro inchiesta «I Pazienti dimenticati» del giornalista Riccardo Saporiti, sul tema di coloro che non hanno potuto, o per timore del contagio, voluto accedere alle prestazioni sanitarie durante la prima fase della pandemia da Covid-19.
Saporiti è stato uno dei due vincitori di una borsa di studio del Laboratorio Interdisciplinare della Sissa di Trieste per la realizzazione di un'inchiesta giornalistica originale e inedita basata sui dati della pandemia di Covid-19 in Italia, cofinanziata da Sissa con il contributo dello scrittore Paolo Giordano, tramite i proventi del suo libro «Nel contagio» (Einaudi, 2020). «Nell'ultimo anno e mezzo i numeri sono diventati i protagonisti della nostra vita - ha spiegato Giordano - e quella di Riccardo Saporiti è la prima delle due inchieste di Data Journalism dedicate ai dati della pandemia che abbiamo voluto sostenere per la qualità del lavoro svolto». «Pazienti dimenticati» cerca di restituire una fotografia quanto più dettagliata possibile dell'impatto che le politiche di contenimento della pandemia hanno avuto sui pazienti non affetti da Covid in Italia. Il 16 marzo 2020 il ministro della Salute Roberto Speranza firmava le «Linee di indirizzo per la rimodulazione dell'attività programmata differibile corso di emergenza da Covid-19», per rinviare i ricoveri e le prestazioni considerati meno urgenti ed essenziali. «Una decisione - ha spiegato Saporiti - che ha interessato in maniera omogenea il territorio nazionale, in un contesto in cui la pandemia ha colpito il Paese in maniera tutt'altro che omogenea». L'autore ha contattato 200 aziende sanitarie e ospedaliere, chiedendo di fornire i dati relativi a interventi chirurgici, visite ed esami ambulatoriali e prestazioni oncologiche eseguite e rinviate tra il 1 marzo ed il 30 aprile del 2020. Delle 200 aziende interpellate, 122 hanno fornito i dati, non sempre in forma completa, 57 non hanno risposto, 21 hanno respinto la richiesta. «I reali effetti delle politiche di contenimento sono ancora tutti da valutare - ha commentato l'autore -, ma alcuni studi hanno già tentato di fare una stima delle conseguenze a lungo termine, con evidenze in qualche caso preoccupanti».