Le sonorità del deserto arrivano a Villa Manin con la chitarra di Bombino
CODROIPO. Il caldo di questi giorni è forse il sottofondo ideale per le sonorità desert blues di Bombino, musicista raffinato e sorprendente, quasi unico al mondo. Sarà lui ad aprire il valzer di concerti della rassegna Villa Manin Estate, oggi alle 18.30.
Il chitarrista nigerino salirà sul palco insieme ad Adriano Viterbini, fondatore di “I Hate My Village” e “Bud Spencer Blues Explosion”, per un concerto che si preannuncia intenso e potente. Bombino, infatti, canta nella lingua dei tuareg, il tamashek, e con Viterbini darà vita a uno spettacolo in cui il repertorio del primo è potenziato dal contributo del secondo attraverso una selezione di brani originali arrangiati in forma inedita a partire dall’esperienza di vita vissuta.
«Io creo canzoni sulla vita e nella vita ci sono grandi questioni culturali importanti che occupano la mente e il cuore, e ci sono anche questioni personali e intime che mi ispirano. La mia cultura tuareg ha fortemente plasmato la mia musica», racconta Bombino.
Non è un caso che, per definire la sua musica, Goumar Almoctar (questo il vero nome di Bombino), scelga rock and roll, tuareg, universal come parole simbolo.
«Le mie canzoni hanno molti temi, come l’amore, la perdita e il patrimonio culturale – spiega –. Penso comunque che il suono del deserto c’entri sempre: ho imparato a suonare la chitarra nel deserto e penso sempre alla mia patria quando suono, indipendentemente da dove mi esibisco nel mondo».
E quel suono arriverà fino in Friuli. «È molto eccitante esibirsi di nuovo dal vivo! – afferma – L’ultimo anno e mezzo è stato molto impegnativo, ma ho apprezzato il tempo trascorso a casa con la mia famiglia. Durante la pandemia sono stato in grado di scrivere nuova musica e non vedo l’ora di condividerla. Suonerò con il meraviglioso chitarrista Adriano Viterbini con cui siamo diventati buoni amici e abbiamo creato alcuni nuovi arrangiamenti delle mie canzoni da condividere con il pubblico italiano».
Il messaggio che ne scaturirà è un’ispirazione «affinché tutti mantengano viva la propria cultura».
Tasto fondamentale per lui, che viene da un Paese difficile ma che ama profondamente. «La vita è sempre dura in Niger – conferma Bombino –, ma c'è anche gioia e felicità. Ora c’è più visibilità per i tuareg, tuttavia, è molto importante continuare a insegnare ai giovani tuareg la nostra lingua e assicurarci che la nostra cultura duri per le generazioni a venire».
I biglietti per il concerto di questa sera (prezzo simbolico 5 euro più di diritti di prevendita) sono in vendita online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati.Ifo e prenotazioni su www.villamanin.it. —