Bambino nel canale di bonifica, i poliziotti lo salvano
REGGIO EMILIA. Salvato dagli agenti della polizia di Stato. E dalla segnalazione puntuale e circoscritta di un cittadino, arrivata poco prima al 113. Una sinergia perfetta, grazie alla quale un bambino di 10 anni, finito nell’acqua del canale nei pressi della rotatoria tra via Gramsci e via del Chionso, se l’è cavata solo con una buona dose di paura.
Tutto si è svolto ieri in poco più di un’ora. Mancano pochi minuti alle 19 quando al 113 arriva una telefonata di due genitori disperati: il figlio si è allontanato da casa e non hanno idea di dove si sia andato a cacciare. Subito la polizia si mobilita e più volanti si mettono in strada alla ricerca del bambino. Passa una buona mezz’ora e un’altra telefonata raggiunge il 113: un cittadino segnala che nel canale della Bonifica, all’altezza della rotatoria tra via Gramsci e via del Chionso, c’è un ragazzino che pare essere in difficoltà.
Immediatamente le volanti si dirigono verso il luogo indicato, e ben presto ci sarà anche bisogno della polizia locale per dirigere il traffico, lasciare libera la strada e impedire agli automobilisti di intralciare il lavoro della polizia.
Encomiabile il lavoro svolto dagli agenti. Arrivati sul posto si dirigono immediatamente verso il canale: in realtà un laghetto della chiusa della Bonifica Emilia Centrale. Qui l’acqua non è molto alta ma si può immaginare la paura del ragazzino che probabilmente è scivolato senza accorgersene e ora non riesce più a uscirne. Con professionalità e senza tralasciare la delicatezza dell’intervento, gli agenti si avvicinano al bambino, lo fanno uscire dall’acqua e uno di loro lo prende in braccio stringendolo a sé per tranquillizzarlo. E il piccolo si aggrappa sentendosi finalmente in salvo.
Sul posto, per sicurezza, viene fatta intervenire un’ambulanza. Il bambino sembra non avere riportato alcun trauma ma viene caricato e trasportato al pronto soccorso del Santa Maria Nuova per una visita di controllo. Una storia a lieto fine soprattutto per i genitori quando hanno potuto finalmente riabbracciare il loro piccolo. —
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