Variante Delta del Covid, in Veneto preoccupano focolai in famiglie indiane
PADOVA. La variante Delta del Covid per ora non preoccupa il Veneto: lo dice Antonia Ricci, direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Se si eccettuano i focolai diffusi soprattutto nel Trevigiano e relativi al contagio che ha riguardato alcuni nuclei familiari indiani, parte dei quali lavora in una azienda della provincia, la situazione, sottolinea Ricci, «non è di una diffusione preoccupante».
Si tratta di casi specifici, legati a persone tornate dall'India che hanno trasmesso la variante ai loro familiari. «È chiaro che i casi stanno aumentando - spiega - ma non vediamo una circolazione maggioritaria, è ancora preponderante (95%) quella inglese». Per Ricci questa variante del virus in Veneto sta trovando due ostacoli: «L'alta percentuale di vaccinati e la stagione estiva».
Sarà importante, ripete, capire «cosa accadrà in autunno con le due dosi per tutti». Dalla responsabile dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie viene un invito a valutare senza allarmismi la situazione. «Anche in Inghilterra stanno aumentando i casi - rileva - ma non con la stessa crescita di ospedalizzazioni e casi gravi rispetto al passato»