A Rocca Pietore quattro cuccioli di pastore abruzzese. Il dono all’allevatore per tenere lontani i lupi
LA STORIA
Arriva dall’Abruzzo un prezioso aiuto alla tutela della vita di pecore e mucche bellunesi. Dall’Appennino alle Dolomiti il passo è stato breve per quattro cuccioli di cane da pecora abruzzese che, dopo un lungo viaggio iniziato a L’Aquila, questa mattina raggiungeranno l’azienda agricola di Guglielmo Dalmolin, a Rocca Pietore, dove sono ospitati circa 600 capi, soprattutto pecore.
Il lupo fa paura
La paura del lupo, tornato ad imperversare anche tra le Dolomiti bellunesi, ha indotto Dalmolin a cercare aiuto nell’intento di proteggere il proprio gregge dalle sempre più frequenti scorribande del lupo. L’aiuto si è tradotto in un viaggio effettuato nelle scorse ore dal generale Isidoro Furlan, oggi in riserva, e dal biologo Renato Semenzato che, una volta giunti a L’Aquila, hanno prelevato quattro cuccioli di cane da pecora abruzzese da un pastore–allevatore del posto, Giovanni Donati; questa mattina i cani, una volta eseguite le visite del caso con controllo dei relativi documenti ad opera dei Carabinieri forestali di Belluno con la presenza del comandante colonnello Corbini e del veterinario Renzo Piccin, verranno trasferiti a Rocca Pietore per essere consegnati al pastore Guglielmo Dalmolin. Che poi, un po’ alla volta, inizierà nel suo lavoro di addestramento.
Cani “protettivi”
«I cani da pecora abruzzesi da più di 2 mila anni hanno sviluppato una spiccata propensione alla protezione del gregge», spiega il dottor Renato Semenzato, biologo, che nei prossimi mesi seguirà tutta la fase di inserimento dei quattro esemplari all’interno del gregge oltre ad impartire al Dalmolin le disposizioni necessarie per un loro corretto allevamento, «al momento rappresentano il miglior deterrente all’attività predatoria messa in atto dal lupo anche sul territorio bellunese». Ma non si tratta di una novità: già in passato il generale Furlan, in qualità di vice presidente del Parco nazionale dello Stelvio, aveva introdotto sul territorio di competenza, con ottimi risultati, alcune soggetti di cane da pecora abruzzese a tutela di greggi al pascolo all’interno del Parco.
Recinto elettrico
Tornando a Rocca Pietore, attualmente il pascolo gestito dal pastore Guglielmo Dalmolin è stato protetto in maniera efficace attraverso il ricorso al recinto elettrificato; ma l’inserimento graduale all’interno del gregge di quattro esemplari di cane da pecora abruzzese permetterà all’allevatore di dormire, finalmente, sonni tranquilli. «I quattro cuccioli al momento non hanno ancora un nome, quelli li sceglierà l’allevatore appena avrà gli animali», conclude Semenzato, «l’auspicio è che l’iniziativa di Rocca Pietore possa essere da esempio per tanti altri allevatori bellunesi alle prese col problema della predazione del lupo».