Sarà rimosso l’amianto sul tetto della scuola di Cadoneghe: «Sì al fotovoltaico»
CADONEGHE. Il tetto della scuola media Don Milani sarà presto bonificato dai chili di amianto che lo ricoprono: il Comune di Cadoneghe ha ottenuto un finanziamento regionale di 200 mila euro, destinato proprio a rimuovere il pericoloso materiale fuori legge dai primi anni’90.
Rimosso e poi smaltito
«Ben 1.600 metri quadrati di amianto, oggi confinati sul tetto dell’edificio, verranno finalmente rimossi dopo molti anni – dichiara il sindaco di Cadoneghe, Marco Schiesaro – Tempo addietro le lastre ondulate sono state “confinate”, isolandole attraverso il posizionamento di alcune lamiere e lasciate lì. Fedeli alla nostra politica di attenzione all’ambiente, all’inizio del nostro mandato abbiamo svolto una ricognizione sugli edifici pubblici, scoprendo la vasta superficie ricoperta d’amianto sopra il tetto della scuola media e ci siamo immediatamente attivati per trovare un modo per rimuoverlo. D’altronde, sebbene così sia sicuro, un qualunque agente esterno, anche atmosferico, potrebbe sollevare le lamiere e lasciare scoperto l’amianto, spargendolo nell’ambiente. Senza contare, poi, che da tempo piove all’interno della scuola, in particolar modo in aula magna».
Arriva il fotovoltaico
L’acquisizione del contributo regionale, al quale l’amministrazione dovrà aggiungere ulteriori risolse economiche, prevede che entro tre mesi il Comune presenti un progetto e che poi inizi i lavori: è probabile che saranno avviati con i ragazzi già sui banchi a fare lezione. «In questo caso, nel momento in cui verranno rimosse le lastre d’amianto, potremmo decidere di sospendere per qualche giorno le lezioni, per garantire assoluta sicurezza ai nostri ragazzi» annuncia Schiesaro. Dato che metterà mano al tetto, il Comune ha deciso di rifarlo completamente, installandovi sopra dei pannelli fotovoltaici, approfittando del conto termico, che concede incentivi alle amministrazioni che ristrutturano i propri edifici installandovi degli impianti produzione di energia da fonti rinnovabili: la scuola Don Milani diventerebbe così un produttore di energia elettrica.