Non solo Innsbruck: ora anche Oberhof vuole “soffiare” il bob alla pista di Cortina
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In Germania accelerano sulla riqualificazione avviata nel 2001. Alla fine un “guscio”darà all’impianto un aspetto futuristico
CORTINA. Si moltiplica la concorrenza a Cortina. Anzi, alla pista di bob e di skeleton. All’alternativa Innsbruck per i Giochi del 2026 si aggiunge ora quella di Oberhof. D’accordo, la stazione tedesca è più lontana di quella austriaca, ma i lavori di riqualificazione annunciati in questi giorni non richiederebbero a Milano-Cortina d’investire oltre confine 30 milioni, come da richiesta austriaca.
Gidoni non si dà pace
Franco Gidoni, che da professionista si è occupato a lungo della cortinese “Eugenio Monti”, non si dà pace ormai da qualche mese. «Non vorrei che per quanto impegno ci metta la Regione, con la determinazione dell’ingegner Pellegrini e anche col finanziamento diretto di ben 85 milioni, si arrivi fuori tempo massimo. Quando», si chiede Gidoni, «la Infrastrutture Milano Cortina si farà carico di quest’opera e in particolare del suo iter autorizzativo, da sviluppare in deroga?».
Ma Gidoni si chiede soprattutto se avverrà mai che anche per sport apparentemente minori, come il bob, lo skeleton e lo slittino, ci siano investimenti strutturati non solo per la realizzazione, ma anche per la gestione. Prendiamo l’esempio di Oberdhof.
L’esempio tedesco
«Dopo aver completato il passaggio modificato della curva 9/10, ora sono stati posizionati anche nella curva 12 i nuovi elementi della “guscio” che alla fine daranno l’immagine futuristica della pista», spiega Hartmut Schubert, presidente dell’Associazione Zweickband Turinger Wintersport Center, «nonostante la carenza di materiali da costruzione dovuta alla pandemia, vanno avanti i lavori di ammodernamento lungo la seconda pista più antica del mondo. Abbiamo deliberatamente puntato anche sulle materie prime rinnovabili nella scelta dei materiali da costruzione». Nel corso degli anni il catino tedesco ha subito modifiche e ristrutturazioni sostanziali; l’ultima, nel 2001, ha visto la realizzazione di nuovo impianto di refrigerazione del ghiaccio e la costruzione di una struttura permanente lunga 70 metri che consente agli atleti di bob, skeleton e slittino di effettuare simulazioni ed allenamenti nel fondamentale della spinta. Ma c’è un’altra informazione che Gidoni vuol condividere. Gli importanti interventi di risanamento della pista di slittino e bob di Oberhof/Thüringen per i mondiali invernali 2023 sono già stati realizzati. «Perché l’Italia», si chiede quasi sconfortato, «deve arrivare sempre in ritardo?». Resta il fatto che il governatore del Veneto, Luca Zaia, non rinuncerà mai alla pista di bob. Continua a dire: è l’icona delle Olimpiadi.