L’Udinese di oggi lotta per la salvezza: sulla carta sono 4 le squadre più deboli
Mancano dieci giorni all’inizio della coppa Italia, diciotto al campionato, un mese scarso alla fine del calcio mercato. Ebbene, a oggi qual è la griglia della prossima serie A dopo i pochi, pochissimi affari conclusi durante questo mese di trattative avaro di emozioni (capite perché sosteniamo da tempo che si dovrebbe chiudere almeno a Ferragosto)? Complice l’immobilismo del mercato, le posizioni sono più o meno le stesse con le quali si è conclusa la passata stagione, un passetto in avanti lo ha fatto il Bologna, uno indietro l’Udinese che ha sostituito Musso con Silvestri ma non ancora De Paul e che deve correggere i non pochi difetti di una rosa a nostro avviso non strutturata. Nella premessa aggiungiamo anche che questo è una sorta di gioco di mezza estate perché può bastare poco per stravolgere le posizioni attuali.
SCUDETTO
I campioni in carica partono con i favori del pronostico, è una regola non scritta. Certo è che le voci delle ultime ore circa la possibile cessione di uno tra Lukaku e Lautaro Martinez potrebbero ridiscutere e non poco il ruolo dell’Inter nel prossimo campionato. Hakimi mancherà a destra, Calhanoglu è il giocatore giusto per sostituire Eriksen. In prima fila a fianco dei nerazzurri c’è la Juventus, quasi al palo per quanto riguarda il mercato se non fosse per l’arrivo di Kaio Jorge, al pari del Napoli che mettiamo in seconda fila, mezzo gradino sotto il Milan l’unica squadra ad aver fatto qualche operazione in entrata. Nel cambio di portiere (Maignan per Donnarumma) qualcosa si è perso, ma Giroud è una buona operazione. Manca il giocatore che deve prendere il posto di Calhanoglu.
EUROPA
Le prime quattro sono le principali candidate a un posto Champions, ma dietro le inseguitrici non vanno sottovalutate. L’Atalanta, che parte sempre in terza-quarta fila per poi sorprendere tutti da tre anni a questa parte, al momento è la stessa dello scorso anno con un Musso in più e un Gollini in meno e la mettiamo in terza fila assieme alla Roma di Mourinho, la stessa di un anno fa con in più Rui Patricio tra i pali. In quarta fila ci sono due punti di domanda: la Lazio di Sarri e il Sassuolo che ha perso De Zerbi e che è alle prese con la grana Locatelli (il giocatore vuole la Juve, il club preferirebbe mandarlo in Ingilterra perché incasserebbe di più).
METÁ DEL GUADO
Le sette sorelle più il Sassuolo al momento sembrano irraggiungibili per il resto del gruppo guidato da Sampdoria e Fiorentina (i viola lo scorso anno hanno reso meno rispetto al loro potenziale). Sale di una fila il Bologna che affianca il Cagliari: i sardi hanno perso Rog, Mihajlovic con Arnautovic ha preso la prima punta che gli mancava e dietro ha acquistato Bonifazi al posto di Danilo.
ZONA SALVEZZA
A cavallo della zona di centro classifica e quella della zona rossa ci sono Torino e Genoa. I granata per il momento hanno preso Pjaca e devono sciogliere il nodo Belotti, il Genoa ha perso Strootman e Perin sostituendoli con Hernani e Sirigu, davanti dovrebbe arrivare Lammers. Tra le neopromosse chi si è mosso di più è il Venezia, ma per il momento i lagunari partono dall’ultima fila assieme alla Salernitana, appena dietro a Empoli e Spezia. L’obiettivo di queste quattro è coinvolgere le squadre della terz’ultima fila, il Verona e l’Udinese chiamata a sostituire De Paul. Ci rivediamo il 1º settembre quando tanto potrebbe essere cambiato.