Il primo vero trailer esteso di The Batman, secondo nel tempo, ma fondante nella quantità di informazioni che rilascia, mostra tutti: c'è lui, il cavaliere mascherato, interpretato da Robert Pattinson, in mantello o in smoking e affiancato da suo Alfred (qui Andy Serkis ), c'è parecchia Zoe Kravitz nei panni vinilici di Catwoman, c'è Paul Dano (ancora non a figura intera), pericolosissimo Enigmista, colui che qui guida i giochi, e c'è un irriconoscibile Colin Farrell - Pinguino che non se la passa proprio bene. E c'è Gotham City, una Gotham City violenta, quasi dannata.
Sarà che lo aspettavamo da tanto, sarà che le primissime immagini, quelle di apertura, ci scaraventano in una pioggia metropolitana da Ridley Scott in Blade Runner - ormai per chiunque anticipo di fantascienza, thriller, mood pulp (se non nelle immagini, nel registro delle emozioni cupe che verranno mosse) -, ma la clip sembra confermare tutte le promesse di oscurità, azione, intensità a cui ogni notizia trapelata fino a oggi , anche come scatto rubato dai set (più volte interrotti dalla pandemia), ci aveva preparato. Con l'impressione che la pellicola diretta da Matt Reeves sia per certi versi totalmente autonoma e insieme una summa del meglio di tutte le altre. Pare addirittura più cupa e violenta della trilogia di Christopher Nolan, ma di una violenza in cui la materia oscura, l'elemento dark, è di diversa pasta. 

Infine, va detto, il trailer lascia pure la premessa di una sceneggiatura ben fatta, in cui i dialoghi hanno un peso. A partire dalla frase iconica di questa nuova “operazione Batman”: « Io sono vendetta».
Le parole sono tutte da ascoltare nei video che pubblicizzano The Batman, che si succedono aumentando o risolvendo in parte il mistero. Sono essi stessi rebus e parte della soluzione, ci rendono già partecipi del gioco dell'Enigmista, che forse - questo è da vedere - è sviluppato così bene come personaggio da minare perfino il successo dell'attore principale della storia, Bruce (Batman) Wayne. 
Il primo teaser, rilasciato dallo stesso evento (il FanDome) di circa un anno fa, era quasi interamente su di lui. O meglio sugli “omicidi - indizio” misteriosi che apparentemente seminava. Questo trailer ce lo fa intuire, ma non ce lo mostra mai apertamente, completamente. Le clip ci propongono la minaccia, ci intrappolano nella cappa di tensione facendocela avvertire come un comune cittadino di Gotham City, ma anche come i suoi super delinquenti e il suo paladino della giustizia (ma prima elargitore di vendetta).

I trailer ci mostrano la tela di mistero e morte costruita dall'Enigmista e rivelano le esplosioni di violenza o di fuoco che le si accompagneranno, anche tangenzialmente (visto che non è l'unico super villain in città). I due video ci inseriscono nel gioco, suggerendoci che, come Batman, anche noi spettatori saremo invitati a farci domande e cercare soluzioni. Questi trailer ci vogliono concentrati, vigili e non ci distraggono, come spesso accade con queste clip di promozione, con una musica che configura il tono del racconto in un mood che può anche fuorviare e portare a vedere film che poi deludono le loro premesse, lasciandoci convinti che forse proprio i trailer erano la loro cosa migliore. 
In altre parole, niente classici rock fracassoni (che ci pompano e aumentano l'hype) per The Batman, solo un assaggio della colonna sonora che si mescola a degli inserti sussurrati di Something in The Way dei Nirvana (canzone cupa, spoglia, misteriosa e dal crescendo un po' ipnotico dell'album Nevermind, forse anche stessa indizio?), per lasciare posto piuttosto alle parole, alle azioni e alle immagini. Tutte frammentate perché… certo, non può permettersi di svelarci tutto. Per principio - un trailer non può che stuzzicare - e, qui, anche perché no, non sarebbe il gioco. Anzi, non è questo il gioco: l'Enigmista si occupa solo degli indizi, spetta agli altri (noi inclusi) decifrarli.

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