Sicurezza stradale, in arrivo un nuovo piano. Giovannini: “L’obiettivo zero vittime non è impossibile”
Arrivare all'obiettivo zero vittime sulla strada "non è impossibile" anche se richiede molti interventi, dal ricambio del parco auto alla qualità delle strade, sostiene il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile. Enrico Giovannini ieri intervenuto ad un forum trasmesso via Facebook in occasione della giornata nazionale in memoria delle vittime della strada e, tra le altre cose, ha definito l’utilizzo delle cinture e dei dispositivi di protezione dei bambini emerso dalla nuova indagine condotta dall’Anas “totalmente insufficiente”. Come anticipato da la Stampa, infatti, 3 guidatori su 10 non usano le cinture di sicurezza, come pure tre passeggeri su 10, uno su due (8 su 10 gli over 60, ovvero i nonni) non protegge i minori che trasporta e soprattutto tra i più giovani si fa un uso improprio dei telefonini.
Il nuovo piano
Al Mims, in queste settimane, stanno lavorando alla stesura definitiva del nuovo Piano per la sicurezza stradale che prossimamente sarà discusso con associazioni ed esperti "per far sì - ha aggiunto il ministro - che costituisca un salto di qualità", che si deve compiere "in tempi rapidi", perché sono ancora troppi i morti sulle strade e soprattutto anche se nel 2020 c’è stato un forte calo della mobilità l’Italia è ancora troppo lontano dall’obiettivo di dimezzare entro il 2030 il numero dei morti sulle strade. Per non parlare poi dei primi sei mesi del 2021, ha poi rilevato Giovannini, nel corso dei quali il numero di incidenti stradali con lesioni a persone (in tutto 65.116) è aumentato del 31,3%, i feriti sono cresciuti del 28,1% (a quota 85.647) e le vittime (1.239) del 22,3%.
Incentivi auto
Due i punti principali della strategia. Il primo riguarda la sostituzione dei veicoli in circolazione. "Abbiamo un parco auto molto vecchio. Dobbiamo procedere a un ricambio perché troppe macchine, autobus e mezzi pesanti non sono dotati di strumenti di sicurezza adeguati. Dobbiamo lavorare con le case produttrici e favorire questo ricambio con degli incentivi", ha sottolineato il titolare del Mims, ricordando che quelli stanziati dal governo per l'acquisto di auto usate ma di recente produzione sono andati rapidamente esauriti. Il che ci fa capire - ha insistito - che c'è un desiderio di avere auto più sicure".
La qualità delle strade
L'altro aspetto su cui si punta é il miglioramento della qualità delle strade. "Per troppi anni é mancato l'adeguamento per la sicurezza, soprattutto delle strade provinciali, regionali e comunali. Abbiamo previsto un investimento di oltre 3 miliardi per quelle regionali e provinciali perché la sicurezza passa anche per l'adeguamento delle nostre strade". Tra gli interventi previsti anche quelli per le "infrastrutture, molto invecchiate" delle autostrade. "Crediamo che l'investimento che immaginiamo di fare possa fare la differenza - ha detto Giovannini - e stiamo trovando una grande disponibilità da parte dei concessionari" puntando anche grazie alle nuove tecnologie ad introdurre segnaletica di nuova generazione, motivazionale, in grado di indurre chi guida a comportamenti più corretti. Quindi è già stato disposto il rafforzamento dei compiti dell'Agenzia nazionale sulla sicurezza delle strade e ferrovie (Ansfisa), poi è appena stata introdotta una nuova regolamentazione sulle le nuove forme di mobilità come i monopattini elettrici e sono state inasprite le sanzioni, tra l’altro estendendo anche ai tablet il divieto di utilizzo durante la guida già applicato ai telefonini.
Nuovi tutorial
Infine nel nuovo piano rientrano anche nuovi investimenti nel campo della formazione. Giovannini pensa innanzitutto a dei brevi tutorial da diffondere su tutti i canali social in modo da far comprendere meglio a tutti gli utenti della strada come ci si deve comportare e quali norme di sicurezza rispettare.