Stroncato da un infarto, trovato morto in casa a 50 anni: addio a Ivan Berlai, il pilota di Del Vecchio
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Nella sua abitazione codroipese il cinquantenne pilota friulano è morto nella notte tra sabato e domenica, per un malore di natura cardiaca che non gli ha lasciato scampo: inutili i soccorsi del personale sanitario, che hanno tentato a lungo di rianimarlo
CODROIPO. Una vita tra le nuvole, con la cloche saldamente tra le mani. Il brevetto a Bologna, poi l’esperienza prolungata alla Benetton e, negli ultimi dodici anni, i gradi di capitano indossati con orgoglio per la flotta di aerei di proprietà della Luxottica: quando il patron Leonardo Del Vecchio doveva volare, a pilotare il jet Gulfstream G650 c’era spesso Ivan Berlai, originario di Bertiolo e da qualche anno residente a Codroipo.
Proprio nella sua abitazione codroipese il cinquantenne pilota friulano è morto nella notte tra sabato e domenica, per un malore di natura cardiaca che non gli ha lasciato scampo: inutili i soccorsi del personale sanitario, che hanno tentato a lungo di rianimarlo. La sua scomparsa ha gettato nello sconforto non soltanto la famiglia (la moglie Soneida, di origine domenicana, e due figlie adolescenti), ma tutta la comunità bertiolese, alla quale era fortemente legato. Da lì era partito, giovane pieno di speranze, e lì tornava al rientro da ogni volo all’estero. «Era uno che mobilitava, i suoi rientri erano sempre particolarmente attesi: la nostra comunità piange un’altra vita che si è spenta troppo presto», il commosso ricordo del sindaco Eleonora Viscardis, che conosceva bene Ivan.
Dopo il diploma al Malignani, Berlai ha acquisito il brevetto di primo e secondo grado, compiendo una significativa esperienza formativa negli Stati Uniti negli anni Novanta. Ottenuto il brevetto commerciale all’Aeroclub di Bologna, è entrato come freelance nell’orbita della Benetton, dove è rimasto per oltre dieci anni, facendo base a Treviso, sede dell’azienda di abbigliamento della Marca. «In questi anni – ricorda con orgoglio il papà Beppino – ha portato in aria anche personaggi famosi come Luciano Pavarotti e i Red Hot Chili Peppers, visto che la flotta Benetton veniva utilizzata per servizio aerotaxi quando i velivoli erano liberi dalle incombenze dell’azienda». Da dodici anni era alla Luxottica: la sua esperienza gli aveva permesso di scalare le gerarchie e diventare uno dei tre piloti di fiducia a cui il patron Del Vecchio si affidava per i propri spostamenti: «Era reduce da un viaggio di una settimana tra Antigua e States: sabato a mezzogiorno era rientrato in Friuli da Linate, era passato a casa a salutare mamma Rosanna e sarebbe dovuto venire a colazione ieri mattina con le bimbe, come ogni domenica». Nella notte, invece, il malore fatale. Inspiegabile, per il genitore: «Era costantemente controllato, di recente aveva effettuato visite mediche periodiche obbligatorie per chi vola. Non c’era alcuna avvisaglia, stava bene». I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella parrocchiale di Bertiolo, dove stasera alle 19 sarà recitato il rosario in memoria.