Consumi in ripresa: i mestrini tornano a fare shopping e scelgono il centro
Indagine natalizia di Confesercenti: spesa di 175 euro a testa. Il direttore Franceschi: «Stiamo tornando alla normalità»
VENEZIA. La voglia di normalità dei mestrini, è più forte della “zona gialla” dietro l’angolo: a dirlo è la spesa procapite natalizia, che se nell’anno più nero, il 2020, si attestava a 135 euro a persona, nel 2021 è salita a 175 euro. La strada è in discesa, anche se non è immediato il ritorno al 2019, nell’era pre covid, in cui si sfioravano i 200.
È quanto emerge dall'indagine sui consumi di Confesercenti metropolitana, che ieri ha presentato i risultati di uno studio realizzato sul territorio. «Grazie alla campagna vaccinale stiamo tornando alla normalità» commenta Maurizio Franceschi «il clima di fiducia è cresciuto, anzi, fino a settembre era alto, adesso con la quarta ondata, l’inflazione e il caro bollette c’è stata una leggera flessione, ma la notizia positiva è che il sistema città vince».
224 le persone intervistate tra il 6 e il 9 dicembre. Il Natale resta sempre Natale e dicembre si conferma il mese più importante dell’anno per le compere. Nonostante oltre il 35% dei consumatori approfitti ormai delle promozioni anticipate del Black November e un altro 20% attenda i saldi di gennaio, il 65% dei cittadini sceglie di sottoporsi al tradizionale stress del regalo natalizio nelle ultime settimane prima della festa. A snocciolare qualche dato è il vicedirettore, Michele Lacchin. La parte di tredicesima destinata alla spesa per i regali di Natale quest’anno si confermerà intorno ai 175 euro pro capite, ben al di sotto rispetto al 2019 (-15%).
Nel veneziano lo stipendio lordo annuo risulta in media pari a 29.956 euro. Considerato il numero di occupati dipendenti (Istat) di circa 302.000 unità e il numero di pensioni erogate pari a 241.000 (Inps), l’ammontare netto delle tredicesime è pari a oltre 701 milioni di euro (218 milioni da pensioni e 483 milioni da stipendi). La somma disponibile per le spese natalizie nella nostra provincia sarà di circa 270 milioni di euro.
Clima di fiducia in risalita, nonostante tutto. Alla domanda: “Come sarà il suo Natale?” il 48% ha risposto «di speranza», il 17,86% «di rilancio», il 26,79% «difficile», mentre a limitare la serenità per il 14,29% è l’aumento delle bollette e per il 35,71%, manco a dirlo, il Covid. Per quel che riguarda la tredicesima, il 28,6% sarà destinata al risparmio e il 23,2% alle spese obbligate, mentre una buona parte – il 26,8% – dedicata alle feste. Regali? Vincono giocattoli, libri, abbigliamento (accessori perché per i capi spalla si attendono i saldi). In aumento le spese destinate alla cura della persona.
Il centro tira sempre, le aperture come Lando non hanno peso sul “sistema città”, ma solo sui competitors. I negozi sono ancora le destinazione preferita per i regali di Natale e oltre l’80% degli intervistati ha dichiarato di considerare i negozi, che siano di vicinato, mercatini o quelli dei centri commerciali, la prima meta per lo shopping natalizio, a differenze dell’online che si attesta al 10,7%. I negozi tradizionali del “salotto cittadino” mantengono il primo posto come format di punta con il 42,8%, outlet e templi dello shopping vengono secondi, con il 39,3%. Sempre in vetta, nei mercatini, il prodotto enogastronomico (80%).
Il delegato di Mestre Andrea Crescente, ha lanciato al Comune l’appello a far ripartire il Distretto del commercio: «Le aperture di queste settimane sono un bel segnale, quello che serve oggi è lavorare sulla percezione della nostra città, anche rispetto a chi viene da fuori». Le carte in regola ci sono, giovani che si buttano in nuove avventure anche, ma serve consapevolezza per creare attrattività, nuove indicazioni stradali e soprattutto una buona dose di autostima.