Nel calcio c’è chi ha lanciato la moda del codino e chi quella della maglietta fuori dai pantaloncini, Karim Benzema, uno degli attaccanti più prolifici degli ultimi anni, invece, è stato il primo ad utilizzare una tecnica della medicina tradizionale cinese per curare il mal di schiena, spesso massacrata dai corpo a corpo affrontati con difensori sempre più tenaci e forti fisicamente.

Il trentatreenne attaccante del Real Madrid (squadra con la quale gioca dal 2009) ha iniziato a sottoporsi a questa speciale pratica orientale lo scorso anno, mostrandone poi i risultati attraverso dei post pubblicati sui suoi profili social. 

Che la ventosaterapia faccia bene è ancora tutto da dimostrare, che lasci la schiena visibilmente segnata è una certezza. 

«Alhamdulillah» (lode a Dio) scriveva durante la scorsa stagione calcistica Karim Benzema mostrando ai suoi 35 milioni di follower gli effetti delle ventose sul suo corpo. 

Cos’è e come funziona la ventosaterapia

Denominata anche coppettazione, questa speciale forma di medicina alternativa fa parte delle pratiche terapeutiche esterne della medicina cinese.

Il terapeuta applica sulla schiena del paziente una serie di ventose che, attraverso un risucchio pressorio, aspirano la pelle all’interno dei vasetti. L’operazione viene effettuata riscaldando l'aria all'interno delle coppette e poi raffreddandola, creando appunto un effetto ventosa. Le coppette devono restare così posizionate per un intervallo di tempo tra i cinque e i dieci minuti.

Nonostante alcuni fan di questa curiosa pratica ne tessano le lodi dichiarando di averne ricavato dei benefici, la verità è che fino a questo momento la medicina tradizionale non ne ha certificato alcuna efficacia.

Ma Karim Benzema, come altri, continua a farsi sedute di coppettazione, sostenendo poi di sentirsi meglio. Che questo risultato sia l’esito della terapia o di un effetto placebo è difficile dirlo, ma se il campione delle Merengues guidate in panchina dal connazionale Zinedine Zidane continua a segnare con continuità nonostante gli anni che passano inesorabili, come smentirlo?

Gli effetti collaterali

Secondo alcuni studiosi, la ventosaterapia potrebbe non fare bene. Il trattamento, infatti, non è raccomandato a persone che hanno già problemi di salute.

I primi effetti negativi sono visibili a occhio nudo, Spesso al termine di una seduta, infatti, sulla pelle restano gonfiori, lividi e ustioni. A volte la pelle addirittura si infetta e il paziente necessita di cure specifiche per guarire.

Vista la moda crescente di sottoporsi alla coppettazione, la scienza ha iniziato a studiarla con attenzione, specificando fin da subito che è altamente sconsigliata a persone troppo magre oppure obese.

La ventosaterapia causa infatti l’espansione capillare, l’accumulazione eccessiva di liquidi nei tessuti e la rottura dei vasi sanguini

Una pratica che nasce da lontano

Introdotta verso il II secolo d.C., i primi tentativi di coppettazione venivano effettuati con dei vasetti di circa cinque centimetri di diametro realizzati con il bambù. 

Bagnata, asciutta, mobile, fissa o infuocata. A ognuno la sua coppettazione, ma ne varrà la pena?

A sentire Benzema sì, e se prima era il solo a farne uso (e veniva spesso preso in giro dai compagni di spogliatoio), ora la situazione è cambiata.

Pogba & Co.

A sperimentare questa pratica cinese è stato anche il campione del Manchester United (nel quale gioca la giovane star Marcus RashfordPaul Pogba, che ha deciso di alzare il tiro applicando le coppette non solo sulla schiena ma anche su entrambe le gambe. Solo qualche giorno fa, invece, ha fatto il giro del web una foto postata dall’attaccante olandese del Villareal Arnaut Danjuma sul suo profilo ufficiale Instagram poche ore prima di scendere in campo contro l'Atalanta in Champions League. Il calciatore si è scattato un selfie mostrando la schiena segnata pesantemente dall’effetto ventosa della coppettazione.

Gli adepti della ventosaterapia aumentano.