L’offerta di una Stella di Natale o di una cesta di arance: ecco le truffe del momento e i consigli per evitarle

UDINE. Anche le Festività natalizie diventano l’occasione per i malviventi per mettere a segno delle truffe.

Per esempio, si presentano a nome di qualche fantomatico ente benefico, propongono l’acquisto di fiori o frutta e spiegano che gli euro versati serviranno per una buona causa.

In verità è soltanto un modo per distogliere l’attenzione e riuscire a introdursi nelle case per rubare contanti e preziosi.

È accaduto di recente a Udine, così come in Carnia, nel Cividalese e nel Latisanese. Insomma, i malintenzionati, con le scuse più diverse, sono pronti a sfruttare ogni occasione.

Udine, sparita la collana d’oro

I primi di dicembre un’anziana, all’uscita da messa, è stata avvicinata da una giovane coppia. Ragazzo e ragazza si sono presentati come amici di suo figlio.

E, una chiacchiera dopo l’altra, le hanno chiesto, “Le fa ancora male la cervicale”? La giovane ha quindi cominciato a massaggiarle un po’ le spalle ed è così che dal collo della malcapitata è sparita la collana d’oro. Il fatto è avvenuto nella zona di viale Da Vinci ed è stato segnalato alla polizia.

Carnia, presa la pensione

Sempre all’inizio di questo mese, a casa di una pensionata di Comeglians si è presentata una donna di mezz’età che le ha proposto di acquistare una Stella di Natale per fare beneficenza.

In realtà, era una ladra che, col supporto di un complice che l’attendeva in macchina, ha approfittato della sua generosità per rubarle la pensione che aveva da poco ritirato e aveva riposto in un cassetto.

L’ottantenne, infatti, ha acquistato una piantina per venti euro. La truffatrice ha così potuto vedere dove erano i soldi; ha chiesto poi dell’acqua e, mentre l’anziana andava a prenderne un bicchiere, dal cassetto sparivano 700 euro.

Sul fatto stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Tolmezzo.

Cividale, rubati oltre 10 mila euro

Le scuse utilizzate per sviare l’attenzione delle vittime possono essere, come si diceva, le più diverse. Di recente, per fare un altro esempio, un uomini di 75 anni che abita a Cividale si è trovato sulla porta due uomini. Uno era vestito da vigile urbano.

Anche in quel caso il pensionato è stato distratto e poi derubato della somma in contanti di 10 mila e 500 euro, più alcuni gioielli.

Latisana, raggiro al telefono

Pochi giorni fa un’ottantenne latisanese è stata contattata telefonicamente da una sconosciuta che le ha chiesto denaro contante e preziosi er evitare l’arresto di sua figlia che, sempre a dire della persona che aveva chiamato, era rimasta coinvolta in un incidente stradale. L’anziana ha poi consegnato a un uomo che si è presentato a casa sua soldi e ori per circa duemila euro.

Consigli per non cadere in trappola

«Bisogna fare molta attenzione – spiega il dirigente della questura Massimiliano Ortolan, capo della Squadra mobile – alle persone che si avvicinano e che vogliono entrare in casa.

Non bisogna farsi impietosire da queste persone, né farsi attrarre da presunti risparmi. Quasi sempre i malviventi sono due perché uno ci distrae e l’altro perlustra la casa.

Una buona strategia è innalzare sempre di più il nostro senso si comunità, di attenzione reciproca e, in particolare alle persone più anziane e indifese.

Ai fini della sicurezza, il pensiero “mi faccio i fatti miei” non funziona. Vanno segnalate sempre, senza timore, le persone sospette».