Banchette, proteste a scuola: 2 classi rinunciano alla mensa
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Alcuni studenti lamentano pietanze fredde e salate, Dussmann si difende La minoranza coglie la palla al balzo: «Frutto di una gara inadeguata»
BANCHETTE D’IVREA
Due classi terze della scuola secondaria di primo grado Sandro Pertini di Banchette d’Ivrea lo scorso 13 dicembre hanno rinunciato al servizio di refezione scolastica, per protestare contro quella che a loro avviso sarebbe una mensa di bassa qualità.
Tra le lamentele il fatto che in tavola sovente i pasti arrivano freddi, oppure troppo salati.
La protesta è stata stigmatizzata dai consiglieri delle due liste di minoranza Maurizio Cieol e Alberto Russo di Uniti per Banchette ed Emanuele Splendore di Noi con voi per Banchette. I tre consiglieri addossano la responsabilità all’esecutivo del sindaco Antonio Mazza, che invece parla di falsità, mentre la società Dussmann, che gestisce il servizio di refezione scolastica per le scuole di Ivrea, Lessolo e Romano, ha dato incarico al suo ufficio legale di valutare la questione.
incontro rinviato
Ma andiamo con ordine: la protesta c’è stata, ma ha interessato due classi su tredici. Ne è stata poi informata la Commissione mensa che ha girato le lamentele al Comune. Un incontro tra il Comune e la Commissione mensa per chiarire nel dettaglio la questione e risolvere la criticità, avrebbe dovuto svolgersi lo scorso lunedì, ma è stato rinviato.
l’accusa delle minoranze
Secondo i tre consiglieri di minoranza «il Comune ha assegnato il servizio di refezione scolastica attraverso una gara d’appalto inadeguata». «Da sempre i pasti sono preparati nella cucina facente parte del pluriuso delle scuola media. Invece nell’ultimo bando il Comune ha concesso alla ditta di prepararli nella cucina centralizzata a Bollengo. Una scelta – scrivono in una nota i consiglieri – che ha dato luogo a una serie di conseguenze negative: il licenziamento degli addetti alla cucina; un magazzino centralizzato che impedisce controlli efficienti; la qualità dei pasti che inevitabilmente diminuisce a causa del trasporto». Inoltre secondo i consiglieri ci sono delle ricadute sul territorio: «Tutti i Comuni cercano di realizzare cucine e locali polifunzionali – aggiungono poi dalla minoranza – per sostenere le manifestazioni delle associazioni comunali, invece Banchette, che ha tutte le disponibilità logistiche, è riuscita a eliminare il locale cucina che veniva utilizzato anche dalle associazioni per l’organizzazione di eventi: tra questi la Sagra del pignoletto rosso».
«solita polemica montata ad arte»
Tutte falsità per la maggioranza, che parla dell’ennesima polemica strumentale montata ad arte, e per quanto riguarda la direzione di Dussmann «La gestione degli appalti è di competenza degli uffici – replica punto per punto il sindaco Antonio Mazza – che l’anno scorso hanno predisposto un‘adeguata gara per l’assegnazione dell’appalto. Affermare il contrario è una diffamazione passibile di denuncia. La preparazione dei pasti in cucine esterne è una prassi consolidata nella maggioranza delle mense scolastiche e aziendali, e si svolge secondo le prescrizioni dell’Asl/To4. A noi risulta non ci siano stati licenziamenti. Un magazzino centralizzato permette di effettuare tutti i controlli necessari. Il trasporto viene effettuato con mezzi attrezzati per salvaguardare la qualità dei pasti; gli edifici scolastici di Banchette erano stati abbandonati a un grave e rischioso degrado proprio dall’amministrazione dell’ex sindaco Cieol. Questo ha richiesto grandi investimenti alla nostra amministrazione e a quella dell’ex sindaca Franca Sapone». Il degrado «riguardava anche i locali cucina e le attrezzature della mensa: attrezzature che però appartenevano alla precedente società appaltatrice, che, non avendo partecipato al nuovo appalto, ha provveduto a smantellare». Dal canto suo la direzione Dussmann smentisce le critiche sulla qualità, «che è documentabile – sottolineano i responsabili –, i nostri prodotti sono a km zero, biologici e certificati. Problemi certo si possono verificare, in talune circostanze, ma vengono subito risolti con un confronto diretto in seno alla Commissioni mensa. In particolare per Banchette abbiamo inserito prodotti extra capitolato per andare incontro ad alcune richieste, e facciamo una doppia consegna per mantenere i cibi caldi». LYDIA MASSIA