Come si chiede, quando fare domanda e chi può farla: tutto quello che c’è da sapere sull’assegno unico familiare
foto da Quotidiani locali
UDINE. L'Assegno unico e universale rappresenta un momento di semplificazione nella vita di milioni di famiglie. Il nuovo strumento - salvo pochissime eccezioni illustrate più avanti in questo inserto - racchiude in un solo sussidio tutti gli aiuti destinati a incentivare la natalità.
I dettagli del nuovo contributo, le istruzioni per chiederlo sul sito www.inps.it e alcune simulazioni a titolo esemplificativo sono illustrate in questo speciale. Sul sito dell'Inps, inoltre, l'Istituto nazionale di previdenza mette a disposizione un simulatore che può essere consultato anche da chi non ha le credenziali di accesso al portale e, nello specifico, all'area riservata MyInps (è quella attraverso la quale si presenta la domanda).
L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio minorenne a carico o fino al compimento dei 21 anni se si configurano determinate condizioni. Per i figli disabili non c’è alcun limite di età. L’importo varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di un Isee valido al momento della domanda tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli. Anche in assenza di Isee, o con valore superiore ai 40.000 euro, l’Assegno unico e universale viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico.
La misura di sostegno spetta ai nuclei familiari in cui ricorrono le seguenti condizioni:
- per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal settimo mese di gravidanza per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che:
1. frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;
2.svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
3.sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
4.svolga il servizio civile universale;
- per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
L’importo è determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, verificata tenendo conto dell’Isee in corso di validità e tenuto conto di diversi fattori tra cui l’età dei figli a carico. In particolare è prevista:
- Una quota variabile modulata in modo progressivo (si va da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con Isee fino a 15.000 euro, a un minimo di 50euro per ciascun figlio minore in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 40.000 euro; in questo caso, con figli dai 18 ai 21 anni non compiuti l’importo minimo è di 25 euro). Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi (peri figli successivi al secondo), madri di età inferiore a 21 anni, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità;
- Una quota a titolo di maggiorazioni per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’assegno dovesse risultare inferiore a quello che deriva dalla somma dei valori teorici dell’assegno al nucleo familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale),che si sarebbero percepite nel regime precedente la riforma;
L’assegno viene pagato dall’Inps ed è erogato a chi lo richiede o, a richiesta anche successiva, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, con accredito su conto corrente bancario o postale o scegliendo la modalità del bonifico domiciliato. In fase di compilazione della domanda, il genitore richiedente potrà indicare le modalità di pagamento prescelte anche con riferimento all’altro genitore (ad esempio l’Iban dell’altro genitore, per quanto a propria conoscenza).
Qualora il genitore richiedente non dovesse indicare la modalità di pagamento dell’altro genitore esercente la responsabilità genitoriale, quest’ultimo potrà provvedere autonomamente a inserirlo, accedendo alla domanda del richiedente con le proprie credenziali. In tal caso, il pagamento della quota al secondo genitore decorre da quando tale scelta di accredito al 50% è stata comunicata all’Inps. Per i nuovi nati a decorrere dal 1° marzo, l’Assegno unico e universale spetta dal settimo mese di gravidanza.
L’assegno riguarda tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratori autonomi,pensionati, disoccupati, inoccupati.
La misura è riconosciuta a condizione che al momento della presentazione della domanda, e per tutta la durata del beneficio, il richiedente sia in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:
- sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Ue o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Ue in possesso del permesso di soggiorno europeo per soggiornanti di lungo periodo, oppure sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
- sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- sia residente e domiciliato in Italia;
- sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, o sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale;
La domanda è annuale, comprende le mensilità che vanno da marzo a febbraio dell’anno successivo e può essere presentata a partire dal 1° gennaio da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale a prescindere dalla convivenza con il figlio. La richiesta può essere presentata anche mediante tutore del figlio o del genitore,nell’interesse esclusivo del tutelato.
Per le domande presentate a gennaio e febbraio, l’assegno sarà corrisposto a partire dal mese di marzo 2022;i relativi pagamenti saranno effettuati dal 15 al 21 marzo. Per le domande presentate dal 1° gennaio al 30 giugno 2022, l’Assegno unico e universale spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo. Per le domande presentate dopo il 30giugno, l’assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione ed è determinato sulla base dell’Isee al momento della domanda.
Può essere presentata:
- accedendo dal sito web www.inps.ital servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” con Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
- contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
- tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi.