EFC | Oggi la ripresa dei lavori… Da Venezia un punto importante col dispiacere di non averla chiusa
Riprenderà oggi la preparazione degli azzurri visto l’impegno di mercoledì in Coppa Italia contro l’Inter. Alla ripresa saranno da verificare le condizioni di quei calciatori assenti ieri per problemi fisici con la sensazione che nessuno di questi, forse Luperto, possa recuperare per dopodomani. A disposizione ci sarà però Viti, ieri assente per squalifica. E sicuramente […]
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Riprenderà oggi la preparazione degli azzurri visto l’impegno di mercoledì in Coppa Italia contro l’Inter. Alla ripresa saranno da verificare le condizioni di quei calciatori assenti ieri per problemi fisici con la sensazione che nessuno di questi, forse Luperto, possa recuperare per dopodomani. A disposizione ci sarà però Viti, ieri assente per squalifica. E sicuramente le assenze di questo momento, anche se in Coppa si andrà ad attingere a chi gioca di meno, sono uno dei fattori da tenere sotto osservazione, uno dei fattori che ieri a Venezia è stato sicuramente inficiante. La gara giocata in laguna, come abbiamo già avuto modo di dire, è stata la classica dai due volti. Un primo tempo a senso unico a favore dell’Empoli, un secondo di marca prevalentemente arancioneroverde. Sicuramente quel che ha fatto l’Empoli nel suo tempo è stato di più di quello che ha fatto il Venezia nel suo, ed è sicuramente qui che ci si può rammaricare per quello che alla fine è stato il risultato di parità. Di certo l’Empoli – in proporzione alla mole del gioco che ha fatto – avrebbe dovuto chiudere con almeno un gol in più quella prima frazione di gioco. Nella ripresa i cambi sono stati quelli che hanno mutato la faccia al match. Quelli di Zanetti hanno aumentato lo spessore del gioco veneto, quelli dell’Empoli non hanno dato la minima marcia in più, anche per la scarsità di ricambi in mezzo. Alla fine il punto portato a casa va letto con soddisfazione e messo li a far cumulo con gli altri, pensando che è un altro passo verso quei 38/40 che servono per garantirci la permanenza alla prossima serie A. Da riportare con soddisfazione, perchè poi non va certo cancellato, anche quel primo tempo che ci ha fatto luccicare e stropicciare gli occhi, un Empoli che ha sciorinato un grande gioco, un grande fraseggio ed anche un’ottima interpretazione della fase di non possesso. Sono mancati soltanto i gol che avrebbero dovuto affiancare quello segnato da Zurkowski, ma vedere giocare così la squadra non può che gratificare e renderci orgogliosi di questo gruppo. Sicuramente una delle cose che puo’ aver pesato nel computo del match è stata la bassa qualità dimostrata dall’arbitro Giacomelli che ha fischiato male quasi sempre. C’è indubbiamente il “caso” del gol segnato dal Venezia con Zurkowski steso a terra mentre la squadra di casa palleggiava allegramente andando poi a mettere la palla in rete. Sia chiaro, il gol è regolare perchè il fallo su Zurkowski non avviene nel contesto dell’azione che porta al pareggio, e vogliamo anche dire che il Venezia ben ha fatto a non buttare via il pallone. Ma il fallo c’era, ed in quanto tale andava fischiato, con quindi il pallone posizionato da altra parte e magari non in possesso del Venezia sull’azione seguente. Queste partite, soprattutto da quelle parti, spesso si rischia di perderle. Quindi, ancora una volta, punto importante.
Rispetto alla gara col Sassuolo mister Andreazzoli è costretto ad inventarsi la difesa, scegliendo l’inedita coppia Ismajli-Tonelli al centro e Fiamozzi a sinistra, vista anche l’indisponibilità di Luperto all’ultimo minuto. In avanti ci sono invece due trequartisti, leggi Henderson e Bajrami, col compito di rimpinguare il centrocampo, tenere palla e proteggersi dalle ripartenze avversarie. E’ una mossa indovinata, anche perché il collega Zanetti la formazione la toppa in pieno. Davanti ci sono un evanescente Henry ed un Kyine che pensa più a protestare che a giocare, mentre in mezzo, davanti alla difesa, un Tessman in evidente difficoltà. Il risultato sono 45 minuti di dominio assoluto da parte degli azzurri, che prima sfiorano il gol con Pinamonti e Zurkowski e poi, sempre col polacco, trovano il vantaggio. I lagunari sono alle corde, gli azzurri lo capiscono e ne approfittano. Il raddoppio però non arriva e così Zanetti, che non è uno sciocco, capisce che è ora di cambiare. Entrano Vacca ed Okereke ed è tutta un’altra musica. Purtroppo per gli azzurri. L’ex spezzino ha la velocità dalla sua e rispetto a chi lo aveva preceduto anche la capacità di tenere in apprensione la difesa azzurra. Che resiste fino all’ingresso in campo di Nani, fermo da un mese ed arrivato solo ieri in Laguna. La classe del portoghese è cosa nota e così nulla di strano che sia proprio lui ad avviare e rifinire l’azione che consente ad Okereke di pareggiare. C’è però un dettaglio non banale ed è il fallo che non viene fischiato su Zurkowski. Il polacco è a terra quando il Venezia segna, ma l’arbitro fa finta di nulla. L’Empoli comunque soffre, Andreazzoli ritarda l’ingresso di Cutrone e questo agevola il Venezia. Per fortuna però il muro tiene, Vicario fa la guardia e il risultato è in cassaforte.
Tra i singoli è verso Zurkowski che guardiamo per la palma del migliore tra gli azzurri. Un po’ come tutta la squadra, nel secondo tempo va anche lui leggermente in calando. La sua prova però è un mix di fisicità e qualità, andando a segnare un gol e sfiorandone almeno altri due. Anche guardando al secondo tempo, è sicuramente tra quei pochi che puo’ dire di avere avuto maggiore continuità. Uno Zurkowski che sta crescendo di gara in gara, con la sensazione che a 30 km si stiano sfregando le mani. Podio anche per Vicario che ancora una volta si distingue e fa capire di essere davvero prezioso alla causa. Ottimo nel lavoro di ordinaria amministrazione, ottimo quando c’è da fare quel qualcosa in più. Sul gol non può fare ovviamente niente, ma il suo grande merito è quello di trasmettere sempre grande fiducia al reparto difensivo. Altro giocatore che porta a casa complessivamente una buona gara è Henderson, ed anche qui non siamo più di fronte ad una sorpresa, capendo sempre meglio il perchè in estate (tra tanti sguardi verso l’alto) è stato ripreso. E’ però a Fiamozzi che vogliamo dare la terza piazza, un Fiamozzi che messo a sinistra per necessità si è distino sia in fase difensiva che in fase di spinta. E’ dato dai più in uscita, e forse di qui al 31 gennaio saluterà Empoli, ieri però ha dimostrato la sua grande professionalità ed il fatto che anche su di lui si puo’ contare. Per il resto la squadra nel complesso non può certo portare a casa un voto non sufficiente, anche se da Tonelli e Bajrami ci si aspetta di più. Mister Andreazzoli deve far di necessità virtù e manda in campo il miglior Empoli possibile. La squadra risponde subito presente e, senza volerci ripetere, mette dietro il Venezia palesando una categoria di differenza. Quando c’è da andare ai box per il cambio gomme, qualcosa manca e le prestazioni delle due squadre cambiano visto che il Venezia mette gomma rossa e l’Empoli resta con quella bianca.
Inizia adesso una settimana difficile con due partite niente male. Mercoledi a San Siro con l’Inter per sognare un quarto di finale di Coppa che sarebbe davvero una sorta di mezzo miracolo, poi domenica arriverà al Castellani Mourinho con la sua Roma. Settimana alla quale si chiede su tutto di farci vedere le buone cose viste nella prima parte di gara a Venezia, sapendo che parliamo di due gare proibitive sulla carta. La speranza è anche quella che l’infermeria si possa un po’ svuotare senza vedere dentro facce nuove. In mezzo a tutto questo ci sarà anche il mercato. Qui la sensazione è che poco possa succedere in termini di uscite ed entrare, ma di certo sarà questa la settimana che dovrà vedere iniziare le prime trattative.
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