Aperto il primo distributore stradale di idrogeno. Mestre guarda già al futuro

MESTRE. Le scritte a terra ci sono già ed è installato anche l’erogatore di idrogeno, che attende il cablaggio finale e poi il collaudo. Nell’attesa, che se gli ultimi lavori finali sono in fermento, il nuovo distributore dell’Eni in via Orlanda a Campalto ha aperto i battenti agli automobilisti. Per ora si fa il rifornimento tradizionale, di benzina verde o diesel. Nel prossimo futuro al rifornimento e con l’auto giusta si potrà chiedere il “pieno” di idrogeno.

Una novità assoluta per il Nord Italia. Con un primato nazionale: si tratta del primo impianto di rifornimento a idrogeno in area urbana del paese. Eni ne sta progettando un secondo nella zona di San Donato Milanese. Un altro impianto è già attivo da tempo alla stazione di servizio di Bolzano sud sulla via per la Germania dove gli impianti di questo tipo sono tanti ed è già considerevole il numero di veicoli che utilizzano come combustibile l’idrogeno, che permette con un pieno di percorrere circa 800 chilometri.

Ha aperto in via Orlanda, sull’altro lato della strada rispetto all’Hilton Hotel, il distributore che è stato voluto da un accordo tra Comune di Venezia, Eni e Toyota. La giunta aveva approvato il progetto nel febbraio 2021, su proposta dell’assessore all’Urbanistica De Martin, dando il via libera ai lavori della ditta Eni Refining & Marketing, con il potenziamento per il rifornimento di idrogeno e alla predisposizione di due stalli per la ricarica di veicoli elettrici.

L'inaugurazione era prevista tra fine 2021 e inizio 2022 ma i lavori per la rete della distribuzione dell’idrogeno sono oramai in dirittura d’arrivo e c’è solo da aspettare per il taglio del nastro inaugurale. Dopo la demolizione dell'esistente distributore si è passati alla ricostruzione, che ha richiesto tempo anche per le tecnologie avanzate richieste per l’attivazione del nuovo rifornimento.

Oltre al fabbricato per la stazione di servizio, il personale e il negozio con tanto di spazio per un Eni Caffè dove fare colazione o bere qualcosa, ci sarà un’area tecnica composta da una struttura in cemento armato, in parte a cielo aperto, dove sono collocati i compressori per le diverse tipologie di pressione di erogazione dell’idrogeno, e in parte coperta per il ricovero dei carri bombolai e dello stoccaggio ausiliario a media pressione. Poi tutte le attrezzature per il rifornimento.

Nei giorni scorsi, in silenzio, ha aperto i battenti con lo storico gestore del precedente distributore marchiato Agip, Mauro Bozzo.

Ora manca solo l’arrivo della distribuzione dell’idrogeno, carburante su cui punta molto per il futuro di Porto Marghera l’amministrazione Brugnaro. Nel Hydrogen Park è entrata anche Edison. La società, tra i primari produttori nazionali di energia, è entrata nel Consorzio per l’idrogeno di Porto Marghera con il 9,732% delle quote, acquisendole da Confindustria Venezia, che resta comunque socio di maggioranza.