Montegrotto, chiude il locale “Al Covo degli artisti”
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Giù la serranda per sempre dal 31 gennaio. Il titolare: «La città non attrae più: non ci sono clienti. E poi i contrasti con i vicini e il colpo di grazia di due anni di Covid»
MONTEGROTTO TERME . A fine mese chiude definitivamente il locale “Al Covo degli artisti” di via Aureliana a Montegrotto. L’emergenza pandemica, la poca attrattività per i giovani di Montegrotto e guai con i vicini hanno spinto Simone Barbiero ad abbassare per sempre la serranda il 31 gennaio prossimo, dopo appena tre anni e mezzo dall’apertura.
«Non si lavora più, non ci sono più clienti», esordisce Barbiero, il titolare del locale. «È diventato impossibile lavorare. Prima di tutto per un paio di vicini che un giorno sì e l’altro no ci stanno facendo segnalazioni di schiamazzi ai carabinieri. Si tratta di segnalazioni che non hanno alcun motivo valido, che però stanno rendendo impossibile il nostro lavoro e che ci stanno rovinando l’immagine, dato che per un cliente non è bello veder arrivare i carabinieri mentre si sta mangiando e bevendo».
Ad incidere poi è la crisi, che sta mettendo a dura prova il futuro di molti locali.
«Montegrotto purtroppo è come fosse morta», dice ancora Barbiero. «Rispetto ad Abano non ci sono eventi, il centro non è attrattivo e anche per i clienti degli hotel diventa difficile frequentare una città così spettarle».
Il resto poi lo sta facendo l’emergenza pandemica. «Con il Covid la clientela si è azzerata da un po’ di tempo a questa parte. Stiamo viaggiando con l’80% in meno di introiti e negli ultimi mesi la situazione sta diventando insostenibile. Avevamo aperto tre anni e mezzo fa con i migliori presupposti, ma due anni di pandemia si sono fatti sentire sui nostri bilanci. Non si lavora e non ce la facciamo andare avanti, quindi meglio chiudere».
«La nostra categoria è bistrattata», aggiunge il titolare del locale. «Nessuno si preoccupa di noi, delle nostre problematiche. Fino a quando durerà questa pandemia di certo non investirò su altri locali, poi chi lo sa, ma certamente non sarà più a Montegrotto, che è una città poco attrattiva e poco redditizia».
E all’orizzonte, sempre in via Aureliana, potrebbero esserci altre chiusure di locali e che arrivano dopo quella della storica pizzeria Principe, di qualche mese fa, in viale della Stazione. Era la pizzeria dei turisti, ora è un locale in cerca di rinascere, così come altre botteghe del centro sampietrino.