Volley, Serie A1 Femminile: Firenze espugna Trento con una straordinaria Sylvia Nwakalor

Nell’anticipo della terza giornata di ritorno di Serie A1 Femminile di Volley, Il Bisonte Firenze espugna il PalaTrento vincendo contro la Delta Despar Trentino per 1-3 (16-25; 27-29; 25-11; 22-25). Nella prima partita senza la schiacciatrice Indre Sorokaite, passata alle vicine di casa di Scandicci, la squadra di Massimo Bellano riesce a trovare tre punti molto importanti per salire a 20 e riportarsi sulla scia di Chieri.

Tutto facile nel primo parziale per Firenze con un’ottima Carlotta Cambi che inizia la sua prima partita da capitana coinvolgendo tutte le proprie attaccanti. Trentino però trova subito una buonissima reazione nel secondo set, guidata dalla schiacciatrice argentina Yamila Nizetich, in cui riesce a trovare anche quattro punti di vantaggio, portandosi addirittura sul 24-20. La squadra allenata da Massimo Bertini riesce però a sprecare incredibilmente tutti i 4 set point, perdendo poi il parziale per 27-29.

I segnali di ripresa della squadra trentina, già visti nel secondo set, diventano estremamente evidenti nel terzo parziale, quando le padrone di casa iniziano a infilare punto dopo punto, creando un solco tra sé e le toscane che ben presto diventa incolmabile. Arrivate sul 14-9 la Delta Despar completa addirittura un parziale di 9 punti a 0, chiudendo poi il set sul 25-11, accorciando le distanze sull’ 1-2. C’è grande lotta nel quarto parziale, ma Firenze si affida completamente alla sua bocca da fuoco principale, l’opposta azzurra Sylvia Nwakalor, rebus irrisolvibile per la difesa trentina, chiudendo set e partita sul 22-25.

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Nwakalor chiude il match con 26 punti, riconfermandosi tra le migliori attaccanti dell’intero campionato. Partita da 13 punti per Terry Enweonwu, anche se farcita di molti errori. Importante l’apporto in attacco e a muro dell’esperta centrale neerlandese Yvon Belien che firma 10 punti. Yamila Nizetich e Vittoria Piani provano a fare la differenza per le trentine con 21 e 17 punti, ma alla fine devono soccombere alle più blasonate avversarie.