Street art e mistero “l’angelo bianco” che scruta Arcugnano impazza sui social
L’opera anonima è comparsa il 16 gennaio sulla sommità della croce. Il sindaco: «Non sappiamo di chi sia, ma di certo non la toglieremo»
ARCUGNANO (Vicenza). Il sindaco di Arcugnano, Paolo Pellizzari, l’ha ribattezzato “l’angelo bianco”. E le interpretazioni sul significato della sua presenza sulla sommità della croce in ferro a Torri di Arcugnano, dopo dieci giorni di mistero, oramai si sprecano: speranza e buon auspicio per l’uscita dalla pandemia; ma anche contemplazione e rispetto per la natura visto che la croce domina il territorio circostante con una vista a 360 gradi su Colli Berici, lago di Fimon e pedemontana.
Sta di fatto che video e foto della figura bianca installata da un artista sconosciuto sulla sommità della croce, e diffusa sui social anche dal presidente della Regione Luca Zaia, sono diventatati virali.
La sua presenza è avvolta nel mistero – nessuno per ora ha rivendicato la paternità dell’opera – ma anche, come immancabilmente succede, da “guelfi” e “ghibellini” che si sono schierati pro e contro. «Non abbiamo ancora nessuna idea di chi possa essere stato, l’unica cosa che siamo portati a pensare è che qualcuno si sia incuriosito perché da poco abbiamo eseguito dei lavori di pulizia del torrione che sorregge la croce. Magari questo ha invogliato qualcuno, portandolo a scegliere la croce in ferro come elemento cardine di questa installazione artistica» sottolinea il primo cittadino di Arcugnano. Il quale si è subito schierato: «Per me è bella, e non ci vedo nulla di male. La nostra intenzione non è certo quella di rimuoverla». Grazie al fotografo e videomaker CharliePix, autore di scatti e filmati spettacolari con il drone, “l’angelo bianco” ha iniziato a fare il giro del web fino a diventare virale.
La prima segnalazione è datata 16 gennaio, ma da allora nulla di più si è saputo sull’opera e sull’artista. «Nel nostro piccolo, è dal 2016 che questa amministrazione è attenta alla street art – prosegue Pellizzari –. Dalla prima segnalazione di una concittadina sono arrivate parecchie telefonate ma nessuna ha chiarito quello che rimane un mistero. Abbiamo parlato anche con diversi esperti, ma fin qui non è stato possibile risalire a una firma. Intanto l’“angelo bianco” guarda, osserva e protegge».
L’essenzialità della figura ricorda un po’ le sculture di Jago, ma la cifra stilistica non è la stessa. «L’opera resta dove è, le immancabili polemiche non ci turbano. Ho chiesto alla protezione civile di verificare la stabilità del tutto: la croce si trova su una proprietà privata di una famiglia milanese e li sotto non ci passa nessuno. Resta il fatto che è giusto verificare».
Il Comune ha una convenzione con i proprietari per pulire l’area e fare la manutenzione del torrione. E, come detto, la convinzione del sindaco è proprio che siano stati i recenti lavori fatti ad attirare l’attenzione. «Comunque sia l’opera è piaciuta tantissimo, e abbiamo ricevuto quasi solamente reazioni positive, senza contare che il magnifico video di CharliePix sta battendo ogni record di condivisione, è una cosa pazzesca. Ci piacerebbe tanto sapere chi è l’autore: pertanto, il mio invito è quello di farsi avanti e rivelarsi».