De Cian e il futuro del Polisportivo. «La Dolomiti avrà uno stadio moderno»
Il presidente è felice del finanziamento del progetto. «Lavoreremo con le altre realtà per dotarci di un impianto funzionale»
BELLUNO. I temi sono numerosi. Dal desiderio di ricominciare alla grande la stagione contro la Luparense, sino all’entusiasmo per il finanziamento attraverso cui il Comune di Belluno ristrutturerà lo stadio Polisportivo.
Senza tralasciare sia le difficoltà dovute alla questione Covid e sia le prospettive future del club. Sono alcune delle considerazioni del numero uno della Dolomiti Bellunesi, Paolo De Cian, all’inizio della settimana che segnerà, dopo una vita, il ritorno sul terreno di gioco della compagine dolomitica.
Si ricomincia domenica da Sedico (ore 14.30) e sarà subito un partitone. Arriva la Luparense terza in classifica e reduce dal pareggio 1-1 contro il Caldiero Terme.
La settimana dopo tocca poi alla trasferta sul campo della capolista Arzignano, mentre si saprà forse oggi o domani se mercoledì 9 verrà programmato il recupero a Mestre. Un passo alla volta, ad ogni modo.
Presidente, siete tornati ad allenarvi al completo. Vi lasciate alle spalle un periodo assai complicato.
«Colgo subito l’occasione di ringraziare per il lavoro svolto in queste settimane il team manager Simone Bertagno, la nostra dirigente Francesca Meneguolo e il dottore Massimo Meneguolo. Purtroppo abbiamo avuto a che fare con il Covid in momenti diversi e senza dubbio ciò complica la risoluzione del problema. Paradossalmente, era meno complesso da gestire quanto accaduto a noi del San Giorgio Sedico a novembre 2020, con il riscontro delle positività tutte assieme. Non è stato affatto facile per l’allenatore e il suo staff gestire allenamenti e quant’altro in numeri sempre diversi e ridotti».
Adesso comunque si riparte. Giocoforza il quinto posto è adesso andato in mano altrui, però alla sosta natalizia ci siete arrivati in quella posizione.
«Io credo l’aspetto prioritario sia che i ragazzi ricomincino proprio da dove avevano lasciato. Era stato raggiunto un notevole livello d’identità di squadra. Certo, magari subito non saremo al meglio della condizione, però con il passare delle partite la ritroveremo. Nel frattempo, occorre sopperire raddoppiando l’attenzione. Nessun alibi quindi, anzi andiamo a trovare subito la voglia e l’entusiasmo degli ultimi due mesi di campionato».
Si punta a quale obiettivo?
«Vediamo tra un po’ dove saremo. So che possiamo toglierci qualsiasi soddisfazione, ma intanto pensiamo a riprendere a giocare».
Cambiamo discorso. Il rifacimento dello stadio di Belluno è stato finanziato con quasi 4 milioni derivanti dal bando per la rigenerazione urbana. Questo vuol dire che, si spera il prima possibile, avrete un impianto rinnovato e moderno nel quale giocare. Si spera nei professionisti.
«Ho ringraziato personalmente il sindaco Massaro e gli altri esponenti politici che fin da subito hanno compreso le nostre esigenze a livello di strutture nel loro complesso. Riguardo nello specifico il Polisportivo, immagino condivideremo le modifiche con le altre società sportive frequentanti l’impianto, in modo fare le cose nel modo più funzionale possibile. Di sicuro la notizia ha portato a tutti noi grande entusiasmo».
Cambia il vostro modo di impostare le prossime stagioni?
«Dal punto di vista sportivo, direi che abbiamo compreso come forse serva almeno un altro anno di crescita. Non parlo di un campionato di transizione, però ora come ora stiamo capendo quali aspetti occorra migliorare. E comunque programmare una vittoria di un campionato non è garanzia di successo finale».